giovedì 16 aprile 2015

Recensione: 'Nessuno si salva da solo' di Margaret Mazzantini


Copertina della prima edizione

Locandina del film uscito al cinema a Marzo

Tutto ha 'inizio' in un piccolo ristorante all'aperto. Entrambi sono nervosi. Lui si è vestito bene e ha ordinato del buon vino. Lei ha acconciato i capelli e si è persino truccata. Qualcuno da lontano, vedendoli insieme potrebbe pensare che questo sia il loro primo appuntamento, ma guardandoli più da vicino, osservando la tensione che trasuda dai loro volti, non ci si può sbagliare: il loro non è un lieto inizio, ma un'inevitabile fine.

'-Vuoi un pò di vino?-
Lei muove appena il mento, un gesto vago, infastidito.
Assente.
Dev'essere lontana, presente altrove,
in qualche cosa che le sta a cuore e che naturalmente non può essere lui. (...)
Gaetano le versa da bere. (...)
Lei guarda il vino scendere. 
Quel rumore meraviglioso che stasera sembra del tutto inutile.
Non si condisce il disamore con del buon vino,
sono gesti e soldi sprecati.
Forse non doveva portarla in un ristorante,
a lei non interessa mangiare, aspettare i piatti.
I loro momenti migliori sono stati per caso,
con un kebab, con un cartoccio di castagne, le bucce sputate in terra. (...)
Delia si è lavata i capelli, si è truccata.
Per fargli vedere che se la cava bene.
Per mettere un muro di dignità. (...)
Stasera lo sa.
Le persone dovrebbero lasciarsi prima di arrivare a quel punto.
Dove sono arrivati loro.
Perchè poi ti resta addosso troppo male.'


E' stato Gaetano a invitare la ex moglie a cena. Devono parlare per organizzare le vacanze coi loro due figli, Cosmo e Nico. E visto che tra loro i rapporti sono difficili, ha deciso di sciogliere la tensione incontrandosi in un posto pubblico, distratti dalla felicità e spensieratezza altrui. Almeno qui, davanti ad altre persone, Delia non comincerà a urlargli in faccia come l'ultima volta.


Non posso definire questo libro semplicemente come 'un romanzo', perchè per me è stato molto di più: un viaggio emotivo e profondamente intimo dei due protagonisti. L'autrice ha saputo -grazie all'uso di flashback- raccontarci l'intera storia d'amore di Gaetano e Delia; oltre alla passione, ai sentimenti che ci fanno credere che l'amore vinca su tutto, la Mazzantini tira fuori dall'armadio tutti gli scheletri nascosti e di cui nessuno vuole parlare: l'insoddisfazione che porta al peso di sacrifici e rinunce che ci soffocano l'esistenza, quell'esistenza che un tempo, prima dei calzini sporchi e dei pannolini da cambiare, era fatta di sogni... 


Perchè quelle abitudini che tanto abbiamo imparato ad amare di lui e di lei, col passare del tempo possono diventare fastidiose, addirittura insopportabili... ma quasi nessuno è disposto ad ammettere la verità. Nessuno si salva da solo, perchè l'amore a volte -da solo- non basta a salvare una famiglia. 

'Delia era tante cose. E a Gae erano piaciute tutte quelle donne insieme.
Falde su falde, ghiaccio e fiamme,
tutti i colori delle emozioni. (...)
Gli piaceva un casino parlare con lei, vederla cambiare,
guardare tutte quelle facce che faceva,
tutti i gesti che liberava.
Una mandria in corsa dentro quegli occhi da indiana millenaria. (...)
Poi invece era diventata noiosa.
La sua inquietudine era diventata noiosa.
Che donna ti entrava in casa quella sera?
La nutrizionista stanca o una spostata affamata d'amore? (...)
Da ragazza tagliuzzava una mela in bocconi sempre più piccoli.
Adesso era lui la mela. La testa di Guglielmo Tell.
Frecce su frecce.
Ogni sera un lancio.'

Delia e Gaetano viaggiano ormai su binari diversi, paralleli, quindi ancora vicini, ma che non riescono più a incontrarsi. O forse non vogliono? 

'Un giorno Gae le era parso stupido.
Quello sguardo, quei due occhi incassati, misteriosi e nascosti,
adesso erano due bottoni lucidi, senza profondità. (...)
Anche quella risata le dava fastidio.
Prima le sembrava vera quell'allegria.
Uno che ti salva a colpi di bignè e risate. (...)
Quando incontrava qualche amico della televisione 
si sganasciava per delle boiate.
Poi tornava a casa e si sbracava sul divano, cupo in un attimo.
-Sono simpatico a tutti, sto sul cazzo solo a te.-
-Gli altri non lo sanno come sei veramente...-
Lei conosceva l'altra sinfonia, quella dei bassi,
delle nevrosi incarnite come quelle unghie che Gae si mangiava fino al sangue.'

Aspettando l'occasione di poter finalmente vedere il film diretto da Castellitto, e interpretato dai bravissimi Riccardo Scamarcio e Jasmine Trinca... non mi resta che consigliarvi caldamente questo romanzo: l'amore è fatto di compromessi, bisogna saper dare, ma anche avere il coraggio di chiedere.


Una bellissima e toccante scena tratta dal film


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