mercoledì 27 maggio 2015

Recensione: 'Una più uno' di Jojo Moyes


Dopo libri come 'Io prima di te' e 'La ragazza che hai lasciato'
-leggi qui la recensione sul blog-
torna la mia adorata Jojo Moyes con questo nuovo romanzo.

Jess è una giovane mamma single. Abbandonata dal marito ormai da oltre due anni, si ritrova da sola a crescere la piccola Tanzie -un piccolo genio della matematica- e Nicky -il figlio del marito di cui ha deciso di prendersi cura- un introverso adolescente che ama vestirsi di scuro e si trucca gli occhi di nero. Quella di Jess non si può certo definire una famiglia 'normale'. Lei si ammazza di fatica dividendosi tra il lavoro di cameriera e quello di donna delle pulizie, ma i soldi non bastano mai... Ed Nicholls è uno dei suoi clienti, un uomo d'affari sempre molto impegnato. Tanto è bella e spaziosa la sua casa tanto lui è freddo e distaccato. Ed è proprio Nicholls l'ultima persona che vorrebbe incontrare nel momento del bisogno! Purtroppo però è costretta -per amore della piccola Tanzie- a chiedere aiuto a quest'uomo così superbo e antipatico... La vita a volte ci tira davvero dei colpi bassi e molto, molto inaspettati...

Ovviamente si parla d'amore! E io adoro le storie intense, passionali e perchè no, con quel pizzico di tragicità che non guasta mai, tuttavia devo dire che da questo libro mi aspettavo di più...
Ho letto quasi tutti i libri della Moyes e mi sono piaciuti tutti -anche se il mio preferito in assoluto è 'Io prima di te'- perchè la Moyes non scrive storie scontate già lette e rilette in altri libri; i suoi romanzi sono originali, intensi e ricchi di passione, cosa che purtroppo non ho trovato in questo suo ultimo lavoro.
Non fraintendetemi, non dico che la storia non mi sia piaciuta e il suo stile è sempre fluido ed essenziale -senza troppi e inutili fronzoli-, ma non ho sentito quella passione, quei forti sentimenti a cui la Moyes mi aveva abituata. Peccato, perchè la trama è solida, ben costruita e la storia è originale, tuttavia credo che non abbia tirato fuori il meglio dai suoi personaggi; la nostra Jojo non ha dato il giusto spessore ai protagonisti che ho trovato un pò troppo 'piatti' e superficiali: non mi hanno trasmesso nessuna emozione. A dimostrazione di questo, non ho trovato una sola frase o pensiero che meritasse di essere evidenziato -cosa che faccio d'abitudine per ogni libro che leggo- e che solitamente condivido con voi nelle mie recensioni...
Un pochino delusa, aspetto di vedere cosa scaturirà prossimamente dalla penna della Moyes, e augurandomi di ritrovare presto le emozioni che altri suoi precedenti romanzi mi hanno regalato... auguro a tutti una buona lettura...
Se anche voi avete letto questo libro, condividete con me e gli altri amici del blog le vostre opinioni a riguardo! Vi aspettiamo...

venerdì 24 aprile 2015

Nuove interessanti letture... parliamone insieme!



Buongiorno amici del blog!

Dopo un periodo piuttosto intenso di lavoro, sono riuscita finalmente ad avere due giorni di riposo tutti per me. E cosa ci occorre qui al Gloria's Literary Cafè per iniziare bene la giornata? La risposta è ovvia: una bella tazza di caffè -stamattina ho optato per un buon cappuccino-, qualche biscotto e un buon libro, anzi, facciamo due o tre, che ne dite?
Volevo scusarmi con voi per la mia latitanza, ma per cause maggiori -un nuovo lavoro- ho davvero pochissimo tempo per me. Quindi oggi approfitto del tempo che ho a mia disposizione per parlare dei libri che ho letto in queste ultime settimane.
Cominciamo con un libro che avevo adocchiato già da parecchio tempo -due o tre anni almeno- ma che per svariati motivi non ho preso:


Confesso, volevo andare a vedere il film uscito a marzo e ho deciso che volevo -prima di vedere la pellicola- leggerne il romanzo.


Ovviamente il film non sono riuscita a vederlo -purtroppo- ma ho letto il libro e mi è piaciuto tantissimo.



Altro libro che ho letto è il primo volume della serie 'The dark elements' di Jennifer L. Armentrout, conosciuta come J. Lynn.



Libro uscito il 14 Aprile 2015 in libreria, ma già pubblicato da Harlequin Mondadori nella collana Bluenocturne nel Settembre del 2014. Avendo già letto più di un libro dell'autrice -leggi qui- sono stata quasi sicura che il libro mi sarebbe piaciuto, e non mi sbagliavo.
Anche nelle vesti di scrittrice fantasy, l'Armentrout non delude, anzi, posso dirvi con sicurezza, che è un libro che merita tantissimo e che una volta iniziato non riuscirete a lasciare!

Altro libro che ho sul comodino, ma che non sono ancora riuscita a leggere -prezioso regalo di compleanno- è 'Suite francese',


che come nel caso del precedente libro della Mazzantini, di cui vi ho parlato all'inizio, volevo leggere prima di vedere il film -non sono riuscita ancora a fare nessuna delle due cose!!-
Questo tuttavia è un libro 'importante' che deve essere letto con il giusto stato d'animo e con testa, è un romanzo in un certo senso 'autobiografico' perchè tra le pagine di questa storia,  c'è molto della vita dell'autrice, tragicamente scomparsa dopo la deportazione e la morte a 39 anni nel campo di concentramento di Auschwitz.



Per chi invece ama libri più 'crudi', 
ecco un thriller psicologico che fa per voi...


Premettendo il fatto che sono una lettrice che predilige i romanzi rosa, o fantasy, in generale, leggo thriller solo se hanno quel 'qualcosa in più' rispetto agli altri, e questo romanzo ce l'ha, eccome...
Gli amanti del genere non potranno non esserne rapiti, e io personalmente, non ho tirato il fiato finchè non sono arrivata a leggerne l'ultima pagina. Il finale -per nulla scontato- mi ha decisamente sorpreso e qui, oltre alla trama sicuramente ben costruita, ha giocato un ruolo fondamentale la bravura dell'autrice nel tracciare -grazie alla sua narrazione- una leggerissima linea di confine tra la realtà concreta dei fatti e la fantasia di una ragazzina problematica... Non vi dico, altro, se non quello di leggere la recensione che sarà presto on line!

Buona lettura a tutti!!!!

Recensione: 'Caldo come il fuoco' di Jennifer L. Armentrout (J. Lynn)



'La donna svoltò l'angolo e si guardò le spalle,
ma i suoi occhi vitrei si posarono su di me
e pasarono oltre:
il demone in lei non percepiva niente di anomalo nella sottoscritta.
Quello dentro di me, invece,
non vedeva l'ora di mettere fine alla questione.'


Layla ha appena compiuto diciassette anni, ha lunghi capelli di un biondo chiarissimo e degli splendidi occhi grigi. Vive a Washington con i Guardiani, creature dall'anima pura incaricati dagli Alfa -Arcangeli- di combattere i demoni sulla terra, mantenendo l'equilibrio tra bene e male. Layla è stata presa sotto l'ala protettrice di Abbot -il capo dei Guardiani- molti anni prima, ed è stata cresciuta da lui e da suo figlio Zayne -di qualche anno più grande di lei- come una di loro, ma la sua natura la rende un'ibrido: nel suo corpo scorre il sangue demoniaco della madre che l'ha abbandonata appena nata e quello del padre guardiano che probabilmente non è neppure a conoscenza della sua esistenza.


Layla rinnega con tutte le sue forze quella parte di sè che la spinge verso le anime corrotte, perchè il demone che vive dentro di lei si nutre dell'essenza umana più nera, ma anche le anime più pure sono per lei una vera e propria tentazione. Spegnere la 'sete' le riesce difficile, ma lei sa da che parte vuole stare e non si perdonerebbe mai il fatto di deludere Abbot che l'ha cresciuta come una figlia, ne tantomeno Zayne, l'unica persona che conosce la sua vera natura eppure l'accetta e le vuol bene per quello che è. Layla mette a disposizione dei Guardiani i suoi poteri: grazie al suo tocco, riesce a marchiare i demoni aiutando così i 'buoni' a trovare più facilmente i 'cattivi' e a distruggerli.


Ma un giorno, mentre va a caccia di creature infernali, si imbatte in un demone mai visto prima: un Cercatore. Uno dei più violenti 'mercenari' degli Inferi, mandati in missione sulla Terra per individuare e catturare chiunque venga loro ordinato di trovare... e sembra essere interessato proprio a lei! Ma cosa può volere l'Inferno da un'ibrido di diciassette anni? E cosa ci può essere di più tremendo di un demone mercenario? Due demoni, ovviamente!

'-Basta così.-
Sia io che il demone ci immobilizzammo 
per effetto di quella voce profonda che trasudava autorità. (...)
Il nuovo arrivato superava di parecchio il metro e ottanta. (...)
I suoi capelli erano scurissimi, del colore dell'ossidiana,
e nella luce fioca sembravano avere riflessi blu. (...)
Un grosso serpente tatuato gli si attorcigliava intorno all'avambraccio,
la coda che spariva sotto la manica,
la testa a forma di diamante sul dorso della mano.
Dimostrava più o meno la mia stessa età.
Il ragazzo perfetto di cui innamorarsi...
Peccato che fosse senz'anima. (...)
-Non dovresti metterti in mezzo-
disse il demone Cercatore e la sua mano si strinse in un pugno.
Il nuovo arrivato fece un passo in avanti senza produrre alcun rumore.
-E tu dovresti baciarmi il culo. Che ne dici?-
Wow... (...)
Quando due demoni si scontravano, di solito tiravano giù edifici interi. (...)
Due passi a destra e avrei potuto...
Gli occhi del ragazzo entrarono in rotta di collisione con i miei.
Io inspirai, barcollando a causa dell'intensità del suo sguardo. (...)
-Ti sei messa in una brutta situazione,non c'è che dire.-
Non sapevo che tipo di demone fosse,  (...)
probabilmente era un demone superiore
e apparteneva alle alte gerarchie demoniache...
(...) -Non avvicinarti- lo avvertii. -Non pensarci nemmeno.-
-Non ho intenzione di fare niente che tu non voglia.- (...)
-Aspetta!- gridò lui, ma io non mi fermai e corsi più forte che potevo 
mentre la sua imprecazione mi echeggiò nella mente.'


Layla non riesce a togliersi dalla testa il fatto che quel cercatore volesse proprio lei. Vorrebbe parlarne con Zayne ma ha paura che raccontando l'accaduto le venga negata persino la possibilità di uscire da sola e questa è l'unica libertà che le rimane. Perciò accantona ogni dubbio e paura e decide di tenere per sè ogni cosa, sperando di non fare più spiacevoli incontri. Anche se rivedere il bellissimo demone che le ha salvato la vita non le dispiacerebbe affatto. E si sa, a volte i desideri vengono esauditi, ma non sempre le cose vanno proprio come vogliamo...

Che dire di questa 'nuova' serie -nuova tra virgolette perchè già pubblicata da Harlequin Mondadori nel 2014 per la collana Bluenocturne-? Immagino che tutti voi conosciate già la Armentrout (meglio nota come J. Lynn) soprattutto grazie al grande successo della famosa serie fantasy Lux e di 'Ti aspettavo'. Io mi sono perdutamente innamorata di Avery e Cameron, quindi mi sono avvicinata a questo nuovo romanzo con la certezza di non rimanerne delusa.
Ovviamente anche in questo libro troviamo il famoso triangolo amoroso che ormai si sa è l'ingrediente giusto per accendere l'interesse nel lettore: la protagonista sceglierà il bravo e bellissimo ragazzo oppure quello misterioso e sexy che tutti si aspettano le spezzerà il cuore? E anche in questo caso, la risposta è scontata: il bad boy batte ogni possibile avversario. Ma nonostante lo stereotipo sia abbastanza comune, la trama è avvincente e le pagine scorrono velocissime per arrivare al finale, che posso anticiparvi, vi lascerà senza fiato!
Quindi ragazze siete pronte a scegliere tra un biondo guardiano e un demone dagli occhi d'ossidiana?
A voi questa difficile decisione! La mia ovviamente l'ho già presa...
 

giovedì 16 aprile 2015

Recensione: 'Nessuno si salva da solo' di Margaret Mazzantini


Copertina della prima edizione

Locandina del film uscito al cinema a Marzo

Tutto ha 'inizio' in un piccolo ristorante all'aperto. Entrambi sono nervosi. Lui si è vestito bene e ha ordinato del buon vino. Lei ha acconciato i capelli e si è persino truccata. Qualcuno da lontano, vedendoli insieme potrebbe pensare che questo sia il loro primo appuntamento, ma guardandoli più da vicino, osservando la tensione che trasuda dai loro volti, non ci si può sbagliare: il loro non è un lieto inizio, ma un'inevitabile fine.

'-Vuoi un pò di vino?-
Lei muove appena il mento, un gesto vago, infastidito.
Assente.
Dev'essere lontana, presente altrove,
in qualche cosa che le sta a cuore e che naturalmente non può essere lui. (...)
Gaetano le versa da bere. (...)
Lei guarda il vino scendere. 
Quel rumore meraviglioso che stasera sembra del tutto inutile.
Non si condisce il disamore con del buon vino,
sono gesti e soldi sprecati.
Forse non doveva portarla in un ristorante,
a lei non interessa mangiare, aspettare i piatti.
I loro momenti migliori sono stati per caso,
con un kebab, con un cartoccio di castagne, le bucce sputate in terra. (...)
Delia si è lavata i capelli, si è truccata.
Per fargli vedere che se la cava bene.
Per mettere un muro di dignità. (...)
Stasera lo sa.
Le persone dovrebbero lasciarsi prima di arrivare a quel punto.
Dove sono arrivati loro.
Perchè poi ti resta addosso troppo male.'


E' stato Gaetano a invitare la ex moglie a cena. Devono parlare per organizzare le vacanze coi loro due figli, Cosmo e Nico. E visto che tra loro i rapporti sono difficili, ha deciso di sciogliere la tensione incontrandosi in un posto pubblico, distratti dalla felicità e spensieratezza altrui. Almeno qui, davanti ad altre persone, Delia non comincerà a urlargli in faccia come l'ultima volta.


Non posso definire questo libro semplicemente come 'un romanzo', perchè per me è stato molto di più: un viaggio emotivo e profondamente intimo dei due protagonisti. L'autrice ha saputo -grazie all'uso di flashback- raccontarci l'intera storia d'amore di Gaetano e Delia; oltre alla passione, ai sentimenti che ci fanno credere che l'amore vinca su tutto, la Mazzantini tira fuori dall'armadio tutti gli scheletri nascosti e di cui nessuno vuole parlare: l'insoddisfazione che porta al peso di sacrifici e rinunce che ci soffocano l'esistenza, quell'esistenza che un tempo, prima dei calzini sporchi e dei pannolini da cambiare, era fatta di sogni... 


Perchè quelle abitudini che tanto abbiamo imparato ad amare di lui e di lei, col passare del tempo possono diventare fastidiose, addirittura insopportabili... ma quasi nessuno è disposto ad ammettere la verità. Nessuno si salva da solo, perchè l'amore a volte -da solo- non basta a salvare una famiglia. 

'Delia era tante cose. E a Gae erano piaciute tutte quelle donne insieme.
Falde su falde, ghiaccio e fiamme,
tutti i colori delle emozioni. (...)
Gli piaceva un casino parlare con lei, vederla cambiare,
guardare tutte quelle facce che faceva,
tutti i gesti che liberava.
Una mandria in corsa dentro quegli occhi da indiana millenaria. (...)
Poi invece era diventata noiosa.
La sua inquietudine era diventata noiosa.
Che donna ti entrava in casa quella sera?
La nutrizionista stanca o una spostata affamata d'amore? (...)
Da ragazza tagliuzzava una mela in bocconi sempre più piccoli.
Adesso era lui la mela. La testa di Guglielmo Tell.
Frecce su frecce.
Ogni sera un lancio.'

Delia e Gaetano viaggiano ormai su binari diversi, paralleli, quindi ancora vicini, ma che non riescono più a incontrarsi. O forse non vogliono? 

'Un giorno Gae le era parso stupido.
Quello sguardo, quei due occhi incassati, misteriosi e nascosti,
adesso erano due bottoni lucidi, senza profondità. (...)
Anche quella risata le dava fastidio.
Prima le sembrava vera quell'allegria.
Uno che ti salva a colpi di bignè e risate. (...)
Quando incontrava qualche amico della televisione 
si sganasciava per delle boiate.
Poi tornava a casa e si sbracava sul divano, cupo in un attimo.
-Sono simpatico a tutti, sto sul cazzo solo a te.-
-Gli altri non lo sanno come sei veramente...-
Lei conosceva l'altra sinfonia, quella dei bassi,
delle nevrosi incarnite come quelle unghie che Gae si mangiava fino al sangue.'

Aspettando l'occasione di poter finalmente vedere il film diretto da Castellitto, e interpretato dai bravissimi Riccardo Scamarcio e Jasmine Trinca... non mi resta che consigliarvi caldamente questo romanzo: l'amore è fatto di compromessi, bisogna saper dare, ma anche avere il coraggio di chiedere.


Una bellissima e toccante scena tratta dal film


venerdì 20 marzo 2015

Recensione: 'Ricordati di sognare' di Rachel Van Dyken




'Non avevamo avuto abbastanza tempo,
e odiavo Dio, perchè mi aveva portato via tutti.
Odiavo il fatto di dovermi ritrovare da sola,
sempre, a piangere la perdita delle persone che amavo.
Provai un'ultima volta a toccargli il viso.
E le mie dita incontrarono il calore della pelle.
Era soltanto un sogno,
ma lo stesso mi sarei goduta quel suo sorriso
che illuminava tutta la stanza.'


Kiersten ha diciotto anni e si è appena trasferita a Washington per frequentare l'università e ricominciare una nuova vita. Sì, perchè la sua 'vecchia' vita è segnata dal dolore e dal rimorso di aver perso entrambi i genitori. La sua adolescenza non è fatta di feste alcoliche, amiche e ragazzi, ma di incubi notturni che le fanno perdere il sonno e antidepressivi che tengono sotto controllo i suoi numerosi attacchi di panico. Così, quando timorosa arriva al campus, non si aspetta certo di trovare una coinquilina esuberante e positiva come Lisa, che diventa sin da subito una grande amica. Lisa non la giudica, ma la spinge a lasciarsi andare, a tirare fuori il meglio di sè, che ovviamente Kiersten non riesce a vedere. Ma sarà l'incontro con Wes a sconvolgere davvero il suo fragile mondo...

'Mentre mi allontanavo mi girai per lanciargli un'occhiataccia
e così finii per sbattere contro un albero.
O almeno contro quello che avrei detto fosse un albero.
Solo che gli alberi non erano così caldi.
E non avevano uno, due, tre, quattro, sei...
santo cielo, otto?
Otto addominali? (...)
-Sbaglio o mi stavi contando gli addominali?-
Dalla voce sembrava divertito. (...)
Una voce profonda e decisa, 
con un leggero accento che non riuscivo bene a identificare.
-Scusami, è che stavo...-
Non avrei dovuto guardarlo (...)
ma non potevo sapere che un solo sguardo mi avrebbe sconvolta.
Di là a poche settimane me ne sarei pentita,
per una sola e unica ragione:
quegli occhi sarebbero stati la mia rovina.
Mi porse la mano.
-Io sono Weston. Tu invece sei?-
Fregata.' 


Ma proprio quando continua a ripetersi che deve stare lontana da un tipo come lui, Kiersten fa una nuova sconvolgente scoperta: Weston oltre ad essere il quarterback della squadra di football e il tipo più desiderato della scuola, è anche il suo referente universitario. Un bel pasticcio...
Tanto più che Kiersten lo incontra ovunque ed è difficile togliersi quei bellissimi occhi azzurri dalla testa avendolo sempre intorno. Ma come si sa, dietro ogni 'idolo' si nascondono dei segreti... e anche Wes ha i suoi. A scuola non si parla d'altro che dei suoi trascorsi da playboy, dello scandalo avvenuto l'anno prima che l'ha visto coinvolto in una denuncia per stupro, per non parlare dei due tizi che lo seguono come guardie del corpo ovunque vada e che si vocifera lavorino per il padre, il famoso miliardario Randy Michels. La domanda quindi nasce spontanea: Kiersten si lascerà affascinare dal carisma di Wes, o frenata dai pettegolezzi e dalla paura che lui possa spezzarle il cuore, deciderà di stargli lontana?


'Non capivo per quale motivo avessi colpito la sua attenzione,
eppure c'era una vocina nella mia testa
che continuava a dirmi che non era una cosa di cui gioire.
Un'amicizia tra noi due non avrebbe mai funzionato,
e pensare che potesse nascere qualcos'altro
mi spaventava a morte. (...)
-Senti... non ho ben chiaro cosa tu abbia in mente, ma...-
Divertito, sollevai il sopracciglio.
-Ma?-
-Io non sono quel tipo-, disse a bassa voce.
-Che tipo?-
-Quel tipo. Non sono il tipo che esce coi ragazzi.-
Aveva le guance un pò arrossate.
Il suo imbarazzo mi faceva tenerezza.
-Aaah, quel tipo. Bè, neanch'io.-
-Eh?-
-Neanch'io esco coi ragazzi.
Per cui, adesso che la cosa è chiarita,
possiamo essere amici-.'


Non so se mi sia lasciata coinvolgere emotivamente dalle ragioni che hanno spinto l'autrice a scrivere questo libro -il cancro dello zio e il messaggio di speranza che la Van Dychen ha voluto trasmettere a tutte le persone che stanno lottando contro questo brutto male-, ma questa storia mi ha davvero conquistata e come spesso mi accade con quelle che 'mi entrano nel cuore', ho letto questo libro in meno di due giorni. Non voglio scrivere troppi particolari riguardanti la storia, perchè toglierei la sorpresa a molti di voi e sarebbe un peccato mortale; posso solo dire che mi piace lo stile dell'autrice, semplice, scorrevole e ho apprezzato l'alternarsi della voce narrante tra i due protagonisti, permettendoci così di avere entrambi i punti di vista -sia quello di Wes che quello di Kiersten- nell'evolversi degli eventi. Ho amato Wes e Kiersten in egual modo e per motivi differenti: lei per la sua tenera innocenza e per il suo continuo lottare contro la depressione e lui per il coraggio nell'affrontare la sua battaglia personale contro la morte.
Aspetto con ansia di sapere quando verrà pubblicato dalla Nord il secondo libro della serie che questa volta avrà Gabe -cugino di Lisa e amico di Kiersten- come protagonista e sarà mia premura rendervi partecipi dell'anteprima. Nel frattempo, se volete un libro semplice, ma che sappia donare grandi emozioni, beh questo è il romanzo che fa per voi. Sono sicura che non vi deluderà. 

lunedì 16 marzo 2015

Recensione: 'Violet' di Jessica Brody



Booktrailer del libro in lingua originale



'L'acqua è fredda e inesorabile
mentre mi lambisce la guancia.
Mentre mi sveglia battendo contro di me.
Mentre mi riempie la bocca del sapore salato della solitudine. 
Tossisco violentemente e apro gli occhi
osservando il mondo intorno a me.
Vedendolo per la prima volta.
Non è un mondo che riconosco.
Contemplo chilometri e chilometri di oceano blu scuro.
Punteggiato di grossi oggetti galleggianti. (...)
E poi ci sono i cadaveri. (...)
Chiudo gli occhi.
Le voci giungono un'ora dopo.
Dopo che è calata la notte. (...)
Una luce squarcia la nebbia fitta e mi acceca. (...)
Vengo avvolta in una spessa coperta blu.
-Come ti chiami?-
Magari lo sapessi.
-Sai dove ti trovi?-
Sollevo lo sguardo ma non vedo nient'altro un un'inutile distesa di stelle. (...)
E poi arriva la domanda che sveglia qualcosa nel profondo di me stessa.
-Sai che anno è?-
-Il 1609- sussurro con una convinzione infondata.
E poi svengo.'



Così è avvenuto il ritrovamento dell'unica superstite del volo 121 diretto a Tokyo. Un vero miracolo osa dire qualcuno, per la 'presunta' sedicenne senza documenti e senza nome che è riuscita a salvarsi da questo tragico incidente aereo. Ma per questa ragazza, -battezzata dal personale medico come Violet per via dello strano colore dei suoi occhi- questo non appare come un evento straordinario, ma come un vero e proprio incubo. Violet ha perso non solo la memoria, ma tutti i suoi ricordi, la sua vita, la sua vera identità. E nonostante le varie ricerche da parte delle autorità locali, nessuno riesce a trovare informazioni che la riguardano... 


Ma dopo gli sforzi per ricordare, la sofferenza di non avere accanto nessuno dei suoi familiari e infine la coraggiosa decisione di lasciarsi tutto alle spalle e ricominciare una nuova vita, ecco comparire un misterioso ragazzo che sostiene di conoscerla.

'Sento i farmaci entrarmi nel sangue. (...)
Ho le palpebre pesanti. Mi si chiudono gli occhi.
Lotto contro la stanchezza crescente. (...)
La stanza diventa sfocata.
Vedo qualcuno alla porta. Una sagoma.
Si muove verso di me. In fretta. Con urgenza.
Poi una voce. Profonda e bellissima.
-Riesci a sentirmi? Ti prego apri gli occhi.-
Qualcosa di tiepido mi tocca la mano.
Il calore mi pervade immediatamente il corpo. (...)
Mi sforzo di restare sveglia combattendo contro la nebbia.
E' una battaglia persa.
-Ti prego, svegliati.-
Adesso la voce è molto lontana.
Si sta smorzando rapidamente.
Riesco a malapena a vedere il volto di un giovane.
Un ragazzo. A pochi centimetri da me. (...)
Scorgo dei capelli scuri.
Occhi cordiali color acero. Un sorriso sbilenco.
-Ti conosco?-
Mi stringe la mano.
-Sì. Sono io. Ti ricordi?-
La risposta giunge ancor prima che possa tentare di replicare.
Riecheggia in un recesso della mia mente.
Sì.
Sempre sì.
-Non sarebbe dovuta andare così. (...)
Non dovresti trovarti qui.- (...)
Sento dei passi frenetici in fondo al corridoio,
 provenienti dalla sala delle infermiere. 
-Non preoccuparti- prosegue con un sussurro,
intrecciando le dita calde alle mie e stringendole.
-Ti farò uscire di qui.- (...)
Mi sforzo di aprire gli occhi per l'ultima volta 
prima che sopraggiunga l'oscurità.
E' sparito.'


'Violet' mi ha piacevolmente sorpresa. E' certamente un libro 'young adult', ovvero un romanzo classificato come adolescenziale, in quanto i protagonisti sono piuttosto giovani; tuttavia, da over trenta quale sono, ho letto questo libro con passione e sono molto curiosa di leggere gli altri due capitoli della serie -per chi ancora non lo sapesse, 'Violet' è il primo romanzo di una trilogia-.
In questa storia troverete un pò di tutto: avventura, suspense e ovviamente un tenero romanticismo, una sorta di Romeo e Giulietta in epoca moderna, con un tocco che potrei definire 'futuristico'... e leggendo il libro capirete a cosa mi riferisco.
Ho apprezzato lo stile fluido della Brody, il suo saper guidare il lettore attraverso la storia senza eccedere nei particolari, mantenendo l'attenzione sulle cose che si riveleranno essere quelle importanti per l'evolversi degli eventi; piacevoli inoltre i flashback di Violet che dinamizzano la lettura senza appesantirla. Se volete leggere qualcosa di diverso dal solito, vi consiglio caldamente questo libro, e aspettando di leggerne il seguito, non mi resta che augurare a tutti voi una buona lettura!

lunedì 2 marzo 2015

Recensione: 'Il mondo di cenere' di Jeaniene Frost





'Un'immagine scura e sfocata comparve all'improvviso
 sopra la reception del bed and breakfast, sdoppiandosi,
come se l'atrio fosse invecchiato all'improvviso di più di un secolo.
Soffocai un gemito.
No, non di nuovo.
I pregiati mobili d'epoca scomparvero,
sostituiti da altri sfasciati o dal nulla.
La temperatura precipitò e io ebbi un tremito,
prima di notare un movimento nel corridoio.
Una ragazza bionda attraversò la reception dall'aria decrepita.
Aveva il viso sporco di fango ed era avvolta in una coperta lisa,
ma non ebbi bisogno di guardarla due volte per riconoscerla.
-Jasmine- sussurrai.'


Ivy ha appena avuto un'altra delle sue allucinazioni, una delle tante che accompagnano la sua vita da quando era appena una bambina. A nulla sono serviti i medicinali e le continue visite specialistiche. Le visioni non sono mai cessate, ma per poter andare avanti con la sua vita, Ivy ha dovuto far credere alla famiglia di essere 'guarita'. Ha mentito a tutti, a tutti tranne che a sua sorella Jasmine, che a differenza dei suoi genitori, non l'ha mai creduta pazza. E ora che i suoi sono morti in un incidente automobilistico, anche la sua adorata sorella è scomparsa nel nulla. La polizia sembra brancolare nel buio e Ivy decide di cercarla da sola, setacciando la città di Bennington, da cui risultano essere stati inviati gli ultimi messaggi provenienti dal cellulare di Jasmine. Ma oltre alla spaventosa visione di sua sorella intrappolata in una sorta di altra dimensione, cominciano ad accadere delle cose piuttosto strane; così quando Ivy incontra Adrian e viene aggredita senza motivo dal detective Kroger -responsabile delle indagini sulla scomparsa di Jasmine-, le sue già poche certezze iniziano a vacillare.

'Mi bloccai. Il divano avrebbe dovuto essere vuoto,
invece c'era seduto un tizio con i capelli color del miele,
così massiccio da occupare quasi tutto lo spazio disponibile. (...)
-Ciao- disse l'estraneo. -Mi spiace dirtelo, ma stai per avere una nottataccia.- (...)
Si avvicinò e il cuore iniziò a martellarmi nel petto. (...)
Tre colpi secchi alla porta mi fecero sussultare. (...)
-Signorina Jenkins? Posso entrare? Sono il detective Kroger.- (...)
Con mio enorme stupore, l'intruso si voltò e aprì la porta.
-Si è introdotto in camera mia- dissi, 
con un gesto del tipo faccia qualcosa. (...)
-Tu devi essere Adrian- disse Kroger.
-In persona- rispose l'intruso con un sorriso.
Stavo per chiedere che cosa diavolo succedeva,
quando risuonarono alcuni spari. (...)
La stanza tornò al buio quando la lampadina si ruppe.
Poi venni (...) sbattuta con violenza contro il muro.
La luce illuminò il viso del mio aggressore e rabbrividii.
Le ombre guizzavano come lingue di serpente sulla pelle di Kroger,
trasformando i suoi lineamenti in una disgustosa maschera del male.
-Vuoi sapere che cosa è successo a tua sorella? (...)
Stai per scoprirlo.-'


Troppe sono le domande che cominciano a farsi strada nella sua testa: perchè l'agente Kroger ha cercato di ucciderla? E che legame c'è tra il detective ormai morto nella sua camera e lo sconosciuto che le ha salvato la vita? E quelle ombre... la trasfigurazione del male che ha visto sul volto dell'uomo è ancora il frutto della sua mente malata? L'unica certezza rimasta è che non ha nessuna intenzione di smettere di cercare Jasmine, anche se ora più che mai è consapevole che questo potrebbe mettere in serio pericolo anche la sua stessa vita. Inizia per Ivy un vero e proprio viaggio verso l'ignoto e ciò che scoprirà strada facendo non le piacerà affatto. Sarà pronta a sapere tutta la verità e ad affrontare le conseguenze che questa porterà nella sua vita?

Decidere di recensire questo libro per me è stato piuttosto facile, perchè chi tra i lettori amanti del fantasy, o meglio, dell'urban fantasy, non conosce Jeaniene Frost? Io ho letto quasi tutti i suoi libri -mi mancano gli ultimi due pubblicati per la saga di 'Night Huntress'- e mi sono piaciuti tantissimo!
E come immaginavo, non mi ha deluso neanche questa sua nuova serie -Broken Destiny-, in cui abbandoniamo l'affascinante mondo dei vampiri per discendere le tortuose strade verso l'inferno, in una lotta tra bene e male, tra ciò che vogliamo e ciò che ci è stato destinato. 
Non voglio scendere in troppi particolari, perchè vi rovinerei la sorpresa, ma sono sicura che questo è il primo romanzo di una serie che promette tantissimo! La Frost sa scrivere bene e sa creare altrettanto bene i suoi personaggi. Non potrete fare a meno di Ivy e del suo carattere battagliero e che dire di Adrian? No, di lui non dico nulla, scoprite da soli cosa si nasconde dietro il suo adorabile sorriso.
Aspettando con estrema curiosità di leggere il prossimo libro della serie, non mi resta che augurarvi come sempre una buona lettura!