giovedì 15 maggio 2014

Recensione: "Lasciati scoprire" di Lynda Aicher




"La busta la provocava, allettante come la mela di Eva.
Era nera e lucida,
con il nome del negozio in eleganti caratteri a rilievo rosso sangue.(...)
Kendra Morgan non riusciva a smettere di fissarlo.(...)
Per dirla tutta non era il sacchetto in sè a stuzzicarla,
ma ciò che conteneva,
perchè la sfidava facendo leva sui suoi impulsi repressi.(...)
Dentro di lei infuriava una battaglia tra la voglia irrefrenabile d'indossare quei capi
e la repulsione che provava al solo pensiero.
Però era innegabile che l'idea della serata che l'attendeva
 le suscitava una certa eccitazione,
alla prospettiva (...) di essere di nuovo circondata dai suoni, dalle visioni
e persino dall'odore di atti proibiti.(...)
Era un'occasione perfetta per dimostrare a se stessa che non voleva quella vita,
che non poteva desiderarla."




E' Martedì Grasso e nonostante abbia giurato a se stessa di non mettere più piede in un locale di quel genere, Kendra non ha potuto dire no alle amiche Allie e Cali, che hanno deciso di organizzare la serata al Den, un famoso ed esclusivo locale sadomaso. Non vuole passare certo per bigotta, ne tanto meno insospettire le ragazze con un rifiuto così categorico. E poi per Kendra questo può essere un ulteriore passo in avanti nel suo programma di 'riabilitazione forzata'. Deve affrontare le sue paure e i suoi demoni interiori.
Anche nel mondo sadomaso vi sono delle regole ben precise da seguire: ogni atto è ammesso purchè sia sicuro, protetto e consensuale. Purtroppo per lei, quel confine è stato oltrepassato, ma ora Kendra è una donna diversa e vuole lasciarsi il passato alle spalle: nessuno potrà più approfittarsi di lei.


"Il mare di corpi straripava dall'affollata pista da ballo al bar.
Lustrini, piume e pizzi di ogni colore ravvivavano l'atmosfera normalmente più cupa,
perchè la clientela del club tendeva a vestire quasi totalmente di nero.
Anche la musica era più vivace, adatta all'occasione.
Deklan Winters guardava la sala del Den dalla balconata.
aveva le braccia incrociate,
 e i muscoli rigidi delle spalle tendevano il cotone della maglietta nera aderente
che gli fasciava il busto possente.
Le serate come quella lo facevano sempre agitare, più che eccitare.(...)
Si soffermò ad ammirare i vertiginosi tacchi a spillo argentati
 degli stivali neri che portava,
poi lasciò risalire lo sguardo verso l'orlo dell'abito blu elettrico
 che scopriva le lunghe gambe 
mostrando un accenno molto provocante e seducente di reggicalze a ogni passo.
La donna era decisamente vistosa, e non solo perchè era più alta delle altre
o perchè era più alta delle altre o perchè l'abito le fasciava il fisico snello e flessuoso
a aveva un'ampia scollatura.
Ad attirare gli sguardi non era neanche l'alone di mistero
 che le conferiva la maschera azzurra e dorata.
No, gli occhi dei dominatori che si aggiravano nella sala
 continuavano a posarsi insistentemente su di lei
perchè era una nuova recluta del Den ma non sembrava affatto alle prime armi."




Nonostante gli sforzi di Kendra nel convincersi del contrario, deve accettare la realtà: lei è ancora attratta e affascinata da quel mondo oscuro e disinibito, tuttavia non può dimenticare il giorno in cui ha lasciato Eric e Chicago e il motivo per cui l'ha fatto... 


"Malgrado tutti i ragionamenti negativi,
il suo corpo reagiva ancora istintivamente con un desiderio che le ardeva dentro,
implorandola di fargli raggiungere un godimento che non poteva più trovare
senza associarvi una dose di dolore.
Cercò di scacciare dalla mente le visioni che l'avevano invasa,
in cui fruste, corde, menette e catene la provocavano con il loro fascino trasgressivo.(...)
Non avrebbe dovuto rientrare in quell'ambiente,
varcare quella porta di un rosso peccaminoso
che l'avrebbe avvicinata ancora di più a tutto ciò da cui era fuggita.(...)
Non voleva darla vinta a Eric.
Non poteva tenerla ancora in pugno anche a distanza.
Quella serata rappresentava un passo avanti nel percorso che aveva iniziato 
per riprendere in mano la propria vita."




E proprio mentre questi pensieri le vorticano pericolosamente nella testa, Kendra alza gli occhi: l'uomo che aveva visto poco fa sulla balconata, appena arrivata al club. La sta nuovamente osservando: il suo sguardo così intenso sembra bruciarle la pelle. Spinta dall'eccitazione, si lascia coinvolgere sottomettendosi a un gioco erotico, ma improvvisamente il suo corpo comincia a tremare in maniera incontrollabile. Anche se Kendra non ha pronunciato la parola d'ordine, il dominatore si rende conto che c'è qualcosa che non va e, come da regola, si allontana, permettendo a Deklan di avvicinarsi a lei.


"Deklan si avvicinò a Kendra, che era scossa da tremori inconsulti.
Aveva ancora le gambe aperte sulla pedana e le natiche in bella vista.
Deklan trattenne un'imprecazione per non spaventarla 
quando posò lo sguardo sulla sua schiena
e notò quello che aveva turbato gli altri dominatori.
La carnagione candida e liscia del dorso di Kendra 
era attraversata da sottili linee perlacee,
segni inequivocabili di cicatrici 
lasciate da qualcuno che aveva usato la frusta in maniera maldestra.
O crudele.
Deklan serrò i pugni, 
invaso dalla furia e dalla voglia di prendere a pugni il sadico che l'aveva ridotta così.(...)
Fece il giro della panca e avvertì una stretta al cuore per quello che vide.(...)
L'angoscia dipinta sul suo volto lo colpì come un pugno in pieno stomaco.(...)
Fissando Deklan negli occhi con un'aria implorante, (...) replicò con voce strozzata:
-Ti prego, padrone. Ne ho bisogno.-(...)
Un'altra lacrima le rigò il volto.(...)
-No- rispose deciso.(...) Si piegò su di lei e le bisbigliò all'orecchio:
-Non qui.(...) -Non ti farò del male. Non ti toccherò senza il tuo permesso(...) 
Sarai al sicuro con me, te lo prometto.-
Quelle parole furono pronunciate con forza,
 come per trasmetterle il suo impegno a mantenere la promessa.(...)
-Di cosa hai bisogno, Kendra?-
-Di godere... signore.-(...)
Deklan fissò brevemente la sua schiena martoriata, poi tornò a guardarla in faccia.
-E quello che vedo è ciò che ti serve per godere?-(...)
-Non il sangue, quello no, e neanche l'umiliazione o la degradazione.-
Lui le strinse la mano per rincuorarla.(...)
-Solo il dolore- terminò infine. -Non posso venire senza provare dolore.-(...)
Ammettere la verità ad alta voce aggiungeva altra vergogna 
alla sua sicurezza già messa a dura prova."




L'incontro con Deklan sarà per Kendra l'inizio della salvezza 
o una pericolosa e inevitabile discesa verso l'inferno? 
Kendra riuscirà ad accettare la sua sessualità 
o continuerà a sentirsi una donna sbagliata e inadeguata agli occhi di un uomo?


Il commento di Michela

"Lasciati scoprire", come suggerisce giustamente il titolo, è la storia di una scoperta, una scoperta sessuale e di un mondo oscuro, dove varcata la sensuale porta rossa, si accetta di entrare in una dimensione parallela dove l'inusuale diventa la normalità, dove le trasgressione cammina con passo sicuro sul filo del rasoio e il gioco sta nel mantenersi in equilibrio senza oltrepassare un limite che può diventare pericoloso.
Scritto in terza persona dall'autrice, la storia non è certamente 'leggera', anzi, Lynda Aicher usa -soprattutto a inizio libro- un linguaggio anche troppo esplicito e diretto, ma che nel contesto risulta adeguato. Se in principio il romanzo può sembrare il tipico libro erotico incentrato sul sesso, la storia prende presto piede sviluppando una trama interessante, più profonda e coinvolgente. 
Una lettura diversa, per chi ama le storie intense e passionali... un libro che merita di essere letto.


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