sabato 26 marzo 2011

Made in Italy con... Alessia Gazzola





L'allieva


"E' giovane. E' brava. Non regge bene le autopsie.
Ma ha tutta la morte davanti.
"


Alice Allievi è la giovane protagonista di questo romanzo. Specializzanda in Medicina Legale, vive a Roma in un piccolo appartamento dall'affitto improponibile, in un palazzo senza ascensore davanti alla metro Cavour. Divide la casa con Nakahama Yukino, detta semplicemente Yuki, giovane ragazza giapponese di ventitre anni, studentessa di Lingua e Letteratura italiana che ha deciso di fermarsi a Roma nel tentativo di migliorare la sua preparazione e imparare correttamente la lingua. Piccola, stravagante e sempre allegra, Yuki adora mangiare patatine sul divano e guardare dvd.


Oltre a studiare per diventare un buon medico legale, cosa fa Alice nella vita?

Alice non è una ragazza da "vita mondana". Ama il suo lavoro più profondamente di quanto non dia a vedere e il tempo libero lo passa con le amiche del cuore: Alessandra, pediatra e collega di studi, da sempre invaghita di Marco -fratello di Alice- e Silvia, avvocato, capelli rossi ramati, sempre impeccabilmente glamour.
Alessandra più pacata e tollerante, Silvia più diretta e spontanea, senza troppi peli sulla lingua.

Tra turni di lavoro all'Istituto, aperitivi e cene con le amiche, trascorre le sue giornate ignara di tutte le novità, più o meno catastrofiche, che le ricadranno addosso. Come se non avesse già abbastanza problemi di suo... è Alice stessa a cercarli o sono i problemi a trovare lei?
Il lavoro all'Istituto è diventato un caos: una vera a propria giungla dove l'animale più forte mangia quello più debole.
Alice ha un carattere forte e se vuole sa essere tenace, persino testarda, ma purtroppo è una distratta cronica, sempre con la testa tra le nuvole. Molti riderebbero delle sue "accidentali distrazioni" ma non i suoi diretti superiori...


"Sapevo già che lei è distratta. Un po' dormiente.
Ha commesso errori irripetibili.
Ha sbagliato a compilare documenti,
ha letteralmente frantumato dei reperti,

si è tirata indietro di fronte a esumazioni.

Ma che fosse capace di smarrire una salma, non l'avrei mai creduto possibile.

Lei è riuscita in qualcosa di unico, Allievi:
nessuno che io conosca, anzi, forse nessuno al mondo
ha mai raggiunto tali vette di inettitudine.

Perdere un cadavere..."



Come in ogni "scuola" che si rispetti c'è sempre la bellona della classe, quella che ha sempre gli occhi di tutti puntati addosso, che ama per questo mettersi in mostra e primeggiare sempre sugli altri. Ammirata dai colleghi non tanto per le sue qualità intellettuali, quanto più per il suo fondoschiena: ecco Ambra Mirti della Valle, la cosiddetta "ape regina" dell'Istituto.
E la "secchiona" sempre preparata, guardata con riguardo da tutti, accondiscendente, pacata e sempre pronta a dare una mano? Il suo nome è Lara Nardelli, capelli rossicci tendenti al crespo, aspetto un po' trasandato e lineamenti anonimi.


Chi manca all'appello?


Ma certo! Lui, l'irraggiungibile, quello che tutte vorrebbero, ma che nessuna osa avvicinare davvero: Claudio Conforti. Divenuto da poco ricercatore dell'Istituto e quindi diretto superiore di Alice: capelli castani, occhi verdi e -come tutti i belli che sanno di esserlo- arrogante e presuntuoso, ciò nonostante un medico brillante e competente, visto perciò da Alice come suo punto di riferimento e fonte d'ispirazione.



Un uomo che sa far sospirare molti cuori... e quello di Alice?


Ma se pensavate che Claudio fosse l'unico uomo affascinante della storia, vi siete sbagliati di grosso! Ecco un principe azzurro senza cavallo ma con la valigia sempre pronta, un uomo dalle mille risorse e dallo spirito libero, che lo spinge a viaggiare di continuo per il suo lavoro: Arthur giornalista di una delle più note testate italiane. Capelli chiari ondulati leggermente scarmigliati che gli conferiscono un'aria sexy e un po' ribelle, pelle ambrata e occhi azzurri... insomma bellissimo, tranne che per un piccolo particolare non troppo trascurabile: è il figlio di Malcomess il capo "supremo"di Alice, il boss dell'Istituto famoso non certo per la sua simpatia e disponibilità!


"Sono Alice Allievi" dico poi porgendogli la mano.
"Arthur Malcomess" risponde porgendo la sua.
"Malcomess?" chiedo corrugando la fronte.
"Ma dai! Come quello stronzo del mio capo"
non è stato elegante dirlo, lo so, ma ho esagerato con i mojito
e ora mi sento lievemente disinibita.
Lui inarca le sopracciglia. "Paul Malcomess?"
"Sì" rispondo, e i battiti cardiaci accelerano.
Come ho potuto essere così stupida?
Come se di Malcomess ce ne fossero chissà quanti a Roma...
Adesso si scopre che sono parenti.
"Paul Malcomess, il medico legale?"
"Sì" mormoro flebilmente. Sul volto di Arthur si dipinge un sorriso malizioso.
"E' mio padre" risponde amabilmente, con tono nient'affatto offeso.
Merda. Merda. Merda.


La nostra storia inizia con il ritrovamento di un cadavere: Giulia Valenti, una giovane studentessa di giurisprudenza proveniente da una famiglia abbiente e molto conosciuta. Creatura affascinante nonostante la sua accentuata magrezza da fotomodella, capelli neri lunghi fino alla vita, un viso acqua e sapone. Viene ritrovata morta nell'appartamento che condivideva con l'amica Sofia Morandini de Clés, compagna d'Università di Giulia. Claudio insieme ad Alice e Ambra si reca sul posto per un sopraluogo. Inizialmente si pensa possa essere stato un fatto accidentale ad aver provocato la morte -lo stipite della porta è imbrattato di sangue, è ferita alla nuca e non vi sono apparenti escoriazioni esterne che possano far pensare a un tentativo di aggressione o difesa da parte della vittima- ma Alice non è convinta, tanto più che la nostra protagonista ha conosciuto casualmente Giulia il giorno prima, in un negozio del centro e ha udito parte di una strana telefonata...


Con chi stava parlando Giulia al telefono? Forse con il suo assassino? Si sa, Alice ha molta fantasia, si fa coinvolgere ed è troppo emotiva...
ma se stavolta avesse davvero ragione?


Il mio giudizio

Un libro interessante sotto molti aspetti, ricco di suspance, di sentimenti e ironia. Alessia Gazzola col suo scrivere fluido, semplice ma molto dettagliato e descrittivo fa "vivere" i suoi personaggi a trecentosessanta gradi, rendendoli veri. Mi sono sentita coinvolta dai drammi di Alice, dalle sue sconfitte e dalle sue vittorie, emozionandomi con lei. Sin dai primi capitoli il lettore viene trascinato nel suo mondo. La sua scrittura scorrevole, mai monotona, alterna momenti drammatici a scene divertenti e superficiali con estrema naturalezza, senza forzature. Alice incarna la ragazza della porta accanto, non la super eroina dei film e credo che questo sia il suo maggior punto di forza: in ognuno di noi c'è una pizzico di Alice e ci riconosciamo facilmente in lei.
Un thriller tutto italiano con un pizzico romance che non guasta mai... un romanzo per nulla scontato, ma che vi sorprenderà pagina dopo pagina:

assolutamente da leggere!



Quattro chiacchere con Alessia



Cari amici del blog, oggi ho il piacere di ospitare qui al Gloria's Literary Cafè la bravissima
Alessia Gazzola


Ciao Alessia, benvenuta! Accomodati pure. Oggi per l'occasione ho preparato anche dei dolcetti al cocco e cioccolato, perché devi sapere che sono molto golosa e devo sempre avere a portata di mano qualcosa di dolce da sgranocchiare per allietare la giornata! Spero ti piacciano. Ecco qui una tazza di caffè fumante, con lo stomaco pieno si chiacchera meglio, non trovi?
-Sì, molte grazie!


Alessia, medico chirurgo specializzanda in Medicina Legale. Come sei arrivata a scrivere un libro? Com'è nata questa tua passione per la scrittura?
-Ho sempre scritto, sin da quando ero bambina, dapprima favolette poi racconti brevi e infine mi sono cimentata con i romanzi. Diventare specializzanda in medicina legale mi ha offerto lo spunto per una storia nuova che poteva risultare interessante: un incrocio tra un chick lit e un giallo light.


Bene parliamo del tuo libro. "L'allieva" tuo romanzo d'esordio, è nato dall'ispirazione data da qualche caso particolare e curioso in cui ti sei imbattuta nel tuo lavoro o semplice fantasia?
-No è nato come strumento di evasione dalla mia quotidianità lavorativa a volte triste e pesante.


Lo immagino, il lavoro del medico legale non è cosa semplice, si ha a che fare sempre e costantemente con la morte, ma penso che forse questo aiuti ad apprezzare molto di più la vita di tutti i giorni.
Una domanda che pongo spesso agli scrittori esordienti è questa: com'è stata la tua "avventura" alla ricerca di un editore?
-Ho scelto di avere un'opinione sincera da parte di una persona esperta, per questo ho consultato un'agente letteraria che si è innamorata del libro e lo ha proposto a tre case editrici. Noi abbiamo scelto la Longanesi.


Avventura con meritato lieto fine! Volevo farti i complimenti per tutte le interessanti curiosità mediche che hai citato nel libro -estrazione del Dna, virtopsy...- che per un'accanita fan di CSI come me sono il massimo!
-Grazie mille!!


Parliamo dei tuoi personaggi. Devo essere sincera, la mia preferita in assoluto è Alice. Come si può non amarla? Incarna alla perfezione tutte le nostre fragilità, i nostri desideri, le nostre ambizioni. Dal medico al cuoco, dall'operaio allo studente universitario: tutti abbiamo il desiderio di riuscire in qualcosa e sogniamo di realizzarci nel lavoro facendo quello che più amiamo fare; tutti noi vogliamo dimostrare a superiori, colleghi e amici, di poter essere qualcuno, ma prima di tutto vogliamo dimostrarlo a noi stessi anche se spesso ci risulta difficile.
Alice è la nostra Bridget Jones italiana, capace di strappare un sorriso anche nelle situazioni più disperate! Quanta Alice c'è in Alessia?
-Grazie davvero per averla capita. E' un personaggio un po' paradossale, vuol fare un lavoro impegnativo per il quale non è assolutamente tagliata ma mi piace che sia caparbia e temeraria. Come me, Alice è emotiva e insicura, ma poi non ci accomuna nient'altro, lei non è il mio alter ego.


Cosa mi dici dei protagonisti maschili Claudio e Arthur? Io sono ancora piuttosto combattuta su chi mi piace di più... ma perché scegliere? Li adoro entrambi!
-Originariamente Claudio era nato come un personaggio negativo. Poi ha assunto vita propria ed è risultato molto sfumato. Per questo mi piace tantissimo. Arthur rispecchia più un mio ideale di uomo, ed è ispirato alla figura di Ryszard Kapuscinski, un reporter polacco venuto a mancare qualche anno fa.


Non voglio svelare particolari del finale, però leggendo le ultime righe, mi sembra di aver capito che la nostra Alice diventerà parte importante nelle prossime indagini dell'ispettore Calligaris. Sbaglio?
-Eh già! Sto scrivendo il seguito e Alice sarà certamente più matura. Collaborerà con Calligaris in maniera più attiva e soprattutto, finalmente, consensuale!


Domanda di rito che sono sicura interesserà moltissimi dei nostri lettori: a quando il secondo libro della serie?
-Primi mesi del 2012...

Bene allora aspetteremo con ansia, sono curiosissima di vedere cosa combinerà di nuovo la nostra Alice! Alessia siamo arrivati alla conclusione di questa deliziosa intervista e senza accorgercene abbiamo finito tutti i dolcetti!
Ti ringrazio col cuore di aver accettato il mio invito e di aver trascorso un po' di tempo con noi. E' stato davvero un pomeriggio piacevole! Spero di riaverti presto mia ospite qui al Gloria's Literary Cafè, magari per parlarci di un tuo nuovo progetto.
-Lo spero anch'io, magari per il prossimo libro!


Certamente! Non vedo l'ora, ti aspettiamo a braccia aperte!



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