mercoledì 2 aprile 2014

Recensione: "Sarà perchè ti amo" di Niamh Greene






"Mentre prendo il foglietto, ho una stretta al cuore.
Non può essere...
Lentamente, con le dita che tremano, spiego i bordi sgualciti e lo leggo.
Ascolta il tuo cuore.
Come ho potuto essere così cieca?
Viene da lei... è ovvio.
C'è sempre stata lei dietro tutto quello che è accaduto,
anche se non me ne rendevo conto.
Stringo il biglietto nel palmo e lo sento caldo contro la pelle,
come se in qualche modo lei mi stringesse la mano.
Adesso so cosa devo fare,
cosa lei vuole che faccia,
e non posso più tornare indietro."




Francesca, detta Frankie è un tipo tosto, per realizzare il suo sogno ha preso una decisione difficile e coraggiosa: lasciare un posto sicuro alla famosa Withers and Cole per aprire una piccola agenzia tutta sua. Makin -il suo ex capo- aveva cercato di dissuaderla, dicendole che stava commettendo un grandissimo errore, ma Frankie era stufa di false promesse. Lei voleva diventare socia dell'agenzia più di ogni altra cosa al mondo, era stanca di essere solo un'agente letterario, ma visto che la Withers and Cole aveva accettato la fusione con una super agenzia di New York, ogni speranza l'aveva abbandonata, lasciandole l'amaro in bocca. Per questo è arrivata a prendere questa decisione, seppur azzardata e molto rischiosa.
Allora pensava che molti dei suoi fedeli scrittori l'avrebbero seguita, ma al momento di scegliere si erano tirati indietro: nessuno di loro aveva avuto il coraggio di abbandonare il certo per l'incerto. 
L'unica scrittrice importante che Frankie ha dalla sua parte è Antonia West, in cui lei depone le sue maggiori speranze, perchè se il suo nuovo libro sarà un flop, l'agenzia Rowley andrà a fondo e Francesca con lei.




E proprio mentre il suo conto è pericolosamente in rosso e la sua carta di credito ha quasi raggiunto il limite di spesa, ecco che le viene servita su un piatto d'argento l'occasione che aspettava e che potrebbe salvare lei e l'agenzia dalla bancarotta: riuscire a convincere lo scrittore Ian Cartwright -rimasto improvvisamente senza agente- a diventare suo cliente. Ma l'impresa non è delle più semplici, Frankie deve saltare sul primo aereo per San Francisco e riuscire a convincere uno degli scrittori più irascibili e burberi del momento a firmare un contratto con lei e a fargli accettare di scrivere il seguito del suo famosissimo romanzo. La cosa si prospetta alquanto improbabile visto che dal successo di "Ricordi in campo" sono passati anni, e Cartwright si è letteralmente nascosto al mondo... ma Frankie deve provarci comunque. 

 


 E se nel frattempo oltre al pensiero di come convincere questo orso bruno a uscire dal letargo, alla festa di anniversario dei suoi genitori che per l'equilibrio mentale della madre super apprensiva deve organizzare a distanza, e al suo incerto e clandestino rapporto con Gary, Frankie perdesse sull'aereo anche il suo indispensabile iPhone? Perchè come spesso la sua famiglia le rimprovera, lei non può vivere senza di esso! 


 "Rovisto nella borsetta alla ricerca del telefono.(...)
Dopo minuti di ricerca frenetica in ogni tasca e anfratto, mi rendo contoche non c'è.
E' sparito. Sparito.
Disperata, rovescio la borsa sul pavimento, nella folle speranza di vederlo apparire.
Dev'esserci... Dev'esserci per forza.
Ci sono i miei rossetti, il Kindle, il portafoglio, il gel disinfettante per le mani, le chiavi.
Ma del telefono neanche l'ombra.(...) Com'è possibile?
A meno che non mi sia caduto mentre raccoglievo le mie cose sull'aereo. 
Oddio.
Mi alzo di scatto. Devo tornare a bordo, cercarlo.
Non posso ritrovarmi in una città sconosciuta senza telefono, senza i miei contatti...
Mi gira la testa, le gambe quasi non mi reggono più. Senza telefono non posso funzionare.
Ne dipendo per tutto... devo riaverlo!
-Ti senti bene, tesoro?-, chiede Rosie. -Sei bianca come un lenzuolo.-
-Il telefono. L'ho perso-.
-Oddio. Ma è terribile, dev'esserti caduto dalla borsa, potrebbe essere finito per terra-
dice facendo eco ai miei pensieri.
-Mi lasceranno tornare indietro a prenderlo?- (...)
-Temo di no. Non si può. Dovrai rivolgerti al banco della compagnia aerea, tesoro...
Compilare un modulo, immagino. Te lo restituiranno, non ti preoccupare: 
gli addetti alle pulizie lo consegneranno a chi di dovere.-
-Secondo te ci vorrà molto?-, chiedo con un barlume di speranza. (...)
-Un giorno o due, immagino.Anche se potrebbe volerci di più. 
Una volta ho dimenticato il portafoglio su un aereo
 e ho dovuto aspettare tre settimane perchè me lo restituissero-.
-Tre settimane?- All'improvviso mi sento male. (...)
-Non posso aspettare così a lungo!-, gemo. -Ne ho bisogno oggi, adesso!-
-Il mondo non si fermerà perchè hai perso il cellulare, cara.-
-Non capisci... c'è tutta la mia vita lì dentro! E' un disastro!- (...)
-So che forse adesso la pensi così-, dice dandomi un colpetto affettuoso sul braccio, 
-ma se ti fermi in città qualche giorno, puoi sempre noleggiare un telefono.
C'è un piccolo ufficio nella hall degli arrivi. Lo fa un sacco di gente quando è oltreoceano.-
E' vero: per il momento posso affittare un telefono. (...)
Probabilmente domani riavrò il mio telefono,
e a casa c'è Helen che risponderà alle chiamate in ufficio.
Certo non è il massimo, ma in qualche modo devo pur andare avanti."


Lì dentro c'è tutta la sua vita... o almeno così crede, prima di essere costretta a farne a meno, accontendandosi di un semplice telefono preso a noleggio, telefono che non manca di sorprenderla, quando comincia a ricevere degli strani messaggi indirizzati a una donna misteriosa a cui il mittente deve essere molto legato...


"Sento vibrare il telefono che ho noleggiato: l'afferro all'istante.
Forse Helen ha notizie di Ian.
Sono alla Coit Tower. Mi manchi tanto da star male.
Coit Tower? Dove diavolo è?
Io non l'ho mai sentita, a Dublino.
E perchè Helen mi dovrebbe scrivere un messaggio così?
E' proprio una sciroccata.
Poi vedo il numero.
Non è Helen. 
Sembrerebbe un numero americano.
E ora che ci penso, sono sicura che c'è una Coit Tower qui in città. (...)
Rileggo il messaggio, cercando di decifrarlo.
Non conosco nessuno in città che potrebbe scrivermi un sms... a meno che non sia Rosie.
Ma lei ha salvato il suo numero sul telefono insieme a una sua foto, dunque non può essere lei. (...)
Mi lambicco il cervello per qualche secondo, poi ci arrivo:
evidentemente il messaggio era destinato a qualcun altro.
Mi è arrivato per errore.
Questo spiega tutto."

 


E se i messaggi continuassero ad arrivare quasi ogni giorno?
Come potrebbe reagire Francesca?
Farà finta di nulla, ignorandoli, 
o invece incuriosita dalla situazione deciderà di rispondere al mittente 
avvertendolo dello sbaglio?
Forse non riceverà la risposta che si aspettava,
 ne tantomeno la sua gentilezza verrà ripagata nella stessa maniera...


Un viaggio, questo, non solo d'affari, ma che si rivelerà a Francesca come un vero appuntamento col destino. Dopo il suo ritorno a casa, nulla per lei sarà più come prima...


Il mio commento

"Sarà perchè ti amo" è un romanzo fresco, spensierato, per chi come me crede fortemente nel destino e nelle forze che 'lavorano' per esso, spingendoci a percorrere strade che mai ci saremmo aspettati di intraprendere, proprio come accade a Francesca, la protagonista -finta cinica- di questa storia. Scrivo finta cinica, perchè proprio come Gary -il suo fidanzato segreto-, affascinante amministratore delegato della Pround Publishing, una delle più grandi case editrici d'Europa, lei crede che per ottenere il successo lavorativo tutto sia lecito, come ovviamente cerca di convincere se stessa che il motivo per cui il suo amore non voglia rendere ufficiale la loro relazione, sia solo di carattere pratico, per evitare pettegolezzi nel lavoro, -visto che entrambi hanno l'ufficio nello stesso edificio- e per non scatenare le ire e la gelosia della ex mogle e dei figli di lui, che ancora non accettano la separazione dei genitori -così Gary continua a ripeterle-.
Geniale l'idea di tessere la trama della storia intorno all'incidente di un telefono smarrito e alla scoperta della protagonista della triste storia che si cela dietro i numerosi messaggi che per caso -o forse dovrei dire per volere del destino- arrivano proprio sul telefonino che viene consegnato a Frankie dal negozio in cui si reca per noleggiare un cellulare, appena arrivata a San Francisco.
Una storia originale, un viaggio che si rivela essere per Francesca una vera scoperta, ricco di elementi e personaggi interessanti come la strampalata Rosie, che lei incontra la prima volta sull'aereo e che inizialmente irrita in maniera esasperante la nostra protagonista, ma che poi diventerà un'amica preziosa e si rivelerà in tutta la sua simpatia, e Ian, lo scrittore burbero e arrogante che vive con un piccolo roditore in cucina, che adora i suoi cereali. 
Questo è il romanzo ideale per chi ama le storie d'amore semplici ma non banali... Credete nel destino? Beh allora questo è il libro che fa per voi! Buona lettura...

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