mercoledì 26 gennaio 2011

Altre novità in arrivo!!

Ecco per voi altre succulente novità! Qualche esempio? Vi accontento subito... Intorno ad Aprile avremo finalmente il piacere di trovare in libreria il primo romanzo di una nuova serie che ha riscosso successo in tutto il mondo, sto parlando di Highlander Amori nel tempo di Karen Marie Moning. La Moning è conosciuta per riuscire a coinvolgere il lettore nel suo mondo fatto di sensualità, passione, emozione e magia. Una serie definita davvero affascinante!



È conosciuto come “Il falco”, un predatore leggendario, invincibile sul campo di battaglia quanto nelle camere delle dame di tutto il Regno. A nessuna donna è possibile ignorare il suo fascino, ma mai nessuna è riuscita a scalfire il suo cuore… Fino a che un mago assetato di vendetta trasporta Adrienne de Simone dalla Seattle
dei giorni nostri alla Scozia medievale. Prigioniera di un secolo troppo distante da lei, con la sua intraprendenza, i suoi modi diretti e sfrontati, Adrienne diverrà la sfida più ardua che “Il falco” abbia mai affrontato. E quando i due vengono costretti a sposarsi, Adrienne si ripromette di tenerlo a debita distanza: dopo anni di delusioni, lei non ha nessuna oglia di farsi abbindolare dall’ennesimo dongiovanni… Ma “Il falco”le ha promesso che presto non potrà fare a meno di sussurrare il suo nome, pregandolo di accendere quella passione così intensa, così diversa dalle altre… E questa volta lei dovrà ricredersi, perché anche il più duro dei predatori può celare la promessa di una felicità sconfinata. Ciò che non sanno è se il loro destino la contempla…

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Giovani, carine e bugiarde di Sara Shepard
In uscita il 27 Gennaio 2011




Philadelphia. Nel quartiere esclusivo di Rosewood, quattro ragazze vivono tranquille tra manicure, pettegolezzi e problemi d’amore. L’intellettuale Aria ha una storia con il suo professore; Hanna, fashionist incallita, è sempre a caccia di vestiti e accessori; la raffinata Spencer vede in segreto il fidanzato di sua sorella, mentre Emily è alle prese con una strana attrazione per una nuova compagna di classe. Ma qu
este quattro amiche dall’aria così ingenua e fragile in passato hanno davvero esagerato con i loro diabolici “scherzetti”, capeggiate da Alison, la leader del gruppo improvvisamente scomparsa tre anni prima. E quando iniziano a ricevere inquietanti messaggi con una misteriosa firma, una semplice A, cominciano a sospettare che qualcuno che conosce tutti i loro segreti sia tornato. È senz’altro Alison, che non vede l’ora di rovinare la vita alle sue ex compagne…

Qui di seguito ho voluto regalarvi un piccolo estratto


«Dunque, ragazze», disse Ali, «conosco il modo perfetto per passare il tempo». «Spero proprio che tu non ci chieda di nuovo di metterci a correre nude», ridacchiò Emily. Lo avevano già fatto un mese prima, rabbrividendo nel freddo gelido, e sebbene Hanna si fosse rifiutata di togliersi anche la canottiera e le mutandine con su scritto il giorno della settimana, le altre avevano attraversato completamente nude un vicino campo di granturco ormai secco. «A te è piaciuto un po’ troppo», borbottò Ali. Il sorriso sulle labbra di Emily si spense. «Ma no, si tratta di una cosa che ho lasciato appositamente per l’ultimo giorno di scuola. Ho imparato a ipnotizzare la gente». «Ipnotizzare?», le fece eco Spencer. «Mi ha insegnato la sorella di Matt», rispose Ali, osservando le foto di Melissa e Ian sul caminetto. Il suo ragazzo della settimana, Matt, aveva gli stessi capelli biondo oro di Ian. «E come si fa?», chiese Hanna. «Mi spiace, le ho giurato di non dirlo a nessuno», rispose Ali, voltandosi. «Vi va di vedere se funziona?». Aria aggrottò le sopracciglia, sedendosi su un pouf color lavanda. «Non saprei…». «Perché no?». Lo sguardo di Ali si posò su un pupazzetto di stoffa a forma di maiale che faceva capolino dalla sacca rossa di Aria fatta ai ferri. La ragazza era solita portarsi dietro strani oggetti a forma di animale, pagine strappate a caso da vecchi romanzi, cartoline di posti che non aveva mai visto. «Ma l’ipnosi non ti fa dire cose che non avresti mai voluto confessare?», chiese Aria. «C’è forse qualcosa che non puoi dirci?», ribatté Ali. «E poi, perché continui a portarti ovunque quel pupazzetto?», chiese indicandolo. Aria alzò le spalle e tirò fuori il pupazzo dalla borsa. «Mio padre mi ha comprato Pigtunia in Germania; mi dà consigli sulla mia vita sentimentale». Infilò la mano nella marionetta. «Le stai ficcando la mano su per le chiappe!», strillò Ali, mentre Emily ridacchiava. «E poi, intendi davvero portarti dietro qualcosa che ti ha dato tuo padre?» «Non è divertente», sbottò Aria, girandosi di scatto per guardare in faccia Emily. Rimasero tutte in silenzio per alcuni secondi, guardandosi l’un l’altra con occhi interrogativi. La scena si era ripetuta diverse volte negli ultimi tempi. Qualcuno (di solito Ali) diceva qualcosa e qualcun altro ne rimaneva turbato, ma erano tutte troppo timide per chiedere che cosa stesse accadendo. Spencer ruppe il silenzio. «Essere ipnotizzati… mi sembra un po’ ridicolo». «Ma se tu non ne sai un bel niente», rispose di botto Alison. «Avanti, potrei ipnotizzarvi tutte assieme». Spencer iniziò a sfilacciare l’orlo della sua t-shirt. Emily sibilò rumorosamente tra i denti. Aria e Hanna si scambiarono un’occhiata. Ali tirava sempre fuori qualcosa di nuovo da fare: l’estate passata le aveva convinte a fumare dei semi di tarassaco per capire se avessero un effetto allucinogeno, mentre in autunno erano andate a nuotare a Pecks Pond, sebbene una volta vi fosse stato scoperto un cadavere. Ma il fatto era che spesso non avevano alcuna voglia di fare ciò che diceva Ali. Tutte quante l’amavano alla follia, ma talvolta, allo stesso tempo, si ritrovavano a odiarla per il potere che esercitava su di loro e perché le comandava a bacchetta. Certe volte, in presenza di Ali, non si sentivano reali, non nel vero senso della parola. Si sentivano come delle specie di marionette nelle mani di lei. Ciascuna di loro avrebbe voluto riuscire a dire di no a Ali almeno una volta. «Per favoooreee…?», chiese Ali. «Emily, a te va di farlo, non è vero?» «Uhm…», rispose Emily con voce tremolante. «Be’…». «Io voglio farlo», s’intromise Hanna. «Anch’io», replicò Emily subito dopo. Spencer e Aria fecero cenno di sì con la testa, riluttanti. Soddisfatta, Alison spense tutte le luci in un colpo solo e accese diverse candele dal delicato profumo di vaniglia che si trovavano su un tavolino, poi si rimise seduta e si schiarì la voce. «Ok, adesso rilassatevi», disse in tono salmodiante, mentre le ragazze si sistemavano in cerchio sul tappeto. «Il battito del vostro cuore inizia a rallentare. Concentratevi su pensieri rilassanti. Conterò alla rovescia da cento, e non appena vi avrò toccate, cadrete in mio potere». «Inquietante», ribatté Emily, scossa da una risata. Alison iniziò. «Cento… novantanove… novantotto…». Ventidue... Undici… Cinque… Quattro… Tre… Toccò Aria sulla fronte con il palmo della mano. Spencer distese le gambe. Aria mosse il piede sinistro di scatto. «Due…». Lentamente toccò Hanna, poi Emily e infine si avvicinò a Spencer. «Uno». Spencer aprì gli occhi prima che Alison potesse raggiungerla. Saltò in piedi e corse verso la finestra. «Che cosa stai facendo?», sussurrò. «Stai rovinando l’atmosfera». «È troppo buio qui dentro». Spencer allungò le braccia e aprì le tende. «No». Alison la fermò. «Deve essere buio. È così che funziona». «Andiamo, non è vero». La serranda oppose resistenza e Spencer grugnì nel tentativo di liberarla. «Sì che lo è». Spencer si mise le mani sui fianchi. «Voglio più luce. Forse anche le altre lo vogliono». Alison guardò le altre. Erano tutte immobili, con gli occhi chiusi. Spencer continuò: «Non deve sempre andare come vuoi tu, sai?». Alison esplose in una risata. «Chiudile!». Spencer alzò gli occhi al cielo. «Oddio, datti una calmata». «Pensi che sia io a dovermi dare una calmata?», chiese Alison. Spencer e Alison rimasero a fissarsi per alcuni secondi. Era una di quelle stupide dispute che avrebbe potuto nascere su chi avesse visto per prima il nuovo abito Lacoste da Neiman Marcus o sul fatto che i colpi di sole color miele apparissero troppo forti. Invece, riguardava qualcosa di completamente diverso. Qualcosa di più grande. Alla fine, Spencer indicò la porta. «Vattene». «D’accordo». Alison se ne andò a grandi passi. «Bene!». Dopo pochi secondi, però, Spencer la seguì. L’atmosfera bluastra della sera era immobile, e da casa sua non proveniva alcuna luce. Tutto era avvolto nel silenzio, non si sentivano neppure i grilli, e Spencer poteva distinguere il suono del suo stesso respiro. «Aspetta un attimo!», gridò subito dopo, chiudendosi la porta alle spalle. «Alison!». Ma Alison se ne era già andata. Al rumore della porta che sbatteva, Aria aprì gli occhi. «Ali?», chiamò. «Ragazze?». Nessuna risposta. Si guardò attorno. Hanna ed Emily erano sedute sul tappeto, immobili, mentre la porta era aperta. Aria si diresse in veranda. Non c’era nessuno. In punta di piedi, arrivò fino al confine della proprietà di Ali. Davanti a lei si estendeva il bosco e tutto era silenzioso. «Ali?», sussurrò. Niente. «Spencer?». All’interno, Hanna ed Emily si stropicciarono gli occhi. «Ho fatto un sogno davvero strano», disse Emily. «Voglio dire, credo che fosse un sogno. È stato brevissimo. Alison cadeva in un pozzo senza fine, pieno di piante gigantesche». «Anch’io ho fatto lo stesso sogno!», disse Hanna. «Lo stesso?», chiese Emily. Hanna annuì. «Be’, una specie. C’era una pianta enorme. E penso di aver visto anche Alison. Forse era la sua ombra, ma era sicuramente lei». «Wow», sussurrò Emily. Rimasero a fissarsi, con gli occhi sgranati. «Ragazze?». Aria entrò, pallida in viso. «Ti senti bene?», chiese Emily. «Dov’è Alison?». Aria corrugò la fronte. «E Spencer?» «Non lo sappiamo», disse Hanna. Subito dopo, Spencer irruppe in casa, facendo sobbalzare tutte quante. «Che succede?», chiese. «Dov’è Ali?», chiese Hanna con voce calma. «Non saprei», sussurrò Spencer. «Pensavo che… non lo so». Tra le ragazze cadde il silenzio. L’unico rumore che si poteva avvertire era quello dei rami che strisciavano contro le finestre, come lo stridere di unghie affilate sul metallo. «Penso sia meglio andare a casa», disse Emily.


Per leggere l'intero estratto del libro cliccate qui : Newton Compton estratto


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Sempre da Newton Compton ecco il primo libro di una nuova serie della nostra amatissima Colleen Gleason. Dopo il successo della saga dei Gardella -che io personalmente adoro- eccola tornare ad incantarci, con il nuovo pseudonimo di Joss Ware.
I Diari delle Tenebre, La lunga Notte uscirà in libreria il 2 Febbraio 2011 e ci catapulterà in un nuovo mondo surreale, abitato da esseri con poteri paranormali...
Oltre al piacere di leggere un suo nuovo lavor
o, mi piace moltissimo anche il prezzo con cui verrà lanciato questo libro, a soli Euro 6,90! Non male...



Un uomo senza futuro.
Una donna dal passato misterioso.
Dopo la saga dei Gardella, il primo capitolo di una nuova serie avventurosa e romantica in un mondo dominato da forze oscure.


Durante un terremoto, il dottor Elliott Drake e i suoi amici perdono i sensi e rimangono intrappolati in una caverna, nelle viscere della terra. Al loro risveglio sono passati cinquant’anni e il mondo non è più lo stesso: mostri assetati di sangue infestano le strade e una stirpe di immortali – gli Stranieri – ha assoggettato la razza umana.
Ma anche Elliott e gli altri non sono più gli stessi: il dottore, in particolare, scopre di avere degli strani poteri soprannaturali…
E chi è Jade, l’enigmatica donna assetata di vendetta che u
na notte, all’improvviso, si unisce a loro nella lotta contro le creature del male? Da dove viene, e da chi sta scappando? Quali oscuri segreti nasconde?


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