martedì 1 marzo 2011

Recensione di "Il libro di Renfield" di Tim Lucas

"Nei deliri di un pazzo si nascondono i segreti di Dio."
Bram Stoker

"E lui, Giovanni, portava un vestito di peli di cammello e una cintura di pelle attorno ai fianchi; e il suo cibo erano cavallette e miele selvatico e predicava: Dopo di me viene uno che è più forte di me e al quale io non son degno di chinarmi per sciogliere i legacci dei suoi sandali"
Marco 1:6-7

Trama

Uno dei personaggi più misteriosi e inquietanti del "Dracula" di Bram Stoker è senza dubbio Renfield, il pazzo zoofago rinchiuso nel manicomio di Carfax: da lui ha addirittura mutuato il nome una sindrome patologica caratterizzata da un quadro psicologico disturbato che scatena nel malato l'impulso irrefrenabile all'assunzione orale di sangue. Se la figura di Dracula è stata vista da alcuni studiosi come l'immagine specularmente rovesciata di Gesù Cristo, analogamente Renfield è stato sovente indicato come il Giovanni Battista di Dracula, colui che ne prepara la venuta e ne annuncia il tenebroso messaggio...

Ma cosa si nasconde dietro la maschera del folle?
Chi è realmente Renfield e cosa ha scatenato la sua pazzia?

La risposta è in questa sorta di "spin-off" del romanzo di Stoker, che scava nella psiche del personaggio Renfield utilizzando lo stesso racconto reso da questi al dottor Jack Seward. Un modo per affrontare con un taglio diverso uno dei capolavori indiscussi delta letteratura horror, colmandone i vuoti narrativi e alimentandone il mito senza mai attentare all'integrità del testo originale.

L'autore: Tim Lucas

Tim Lucas nasce a Cincinnati (Ohio) nel 1956. E' un affermato critico cinematografico, curatore della pluripremiata rivista Video Watchdog, attiva da oltre vent'anni, e storico collaboratore della sezione video del CentraMystfest di Cattolica; grazie al suo impegno è stato possibile conoscere pellicole altimenti invisibili in Italia.
Oltre a varie attività come sceneggiatore, biografo e poeta, Lucas è autore di Mario Bava: All the Colors of the Dark del 2007, considerato il saggio più approfondito ed asaustivo sul cinema del grande Maestro italiano dell'horror, premiato con l'International Horror Guild Award.
Il libro di Renfield è il suo secondo romanzo dopo Throat Sprockets del 1994, ispirato a un graphic novel.


Il romanzo

Il libro di Renfield si apre con una trascrizione di dialoghi tra Renfield, Van Helsing e il Dr Seward, che si rifanno al 12° capitolo del libro "Dracula" di Bram Stoker, in cui il Dr Seward, medico e fondatore del manicomio di Carfax, ha appena eseguito un disperato intervento per arrestare l'emorragia cerebrale di Renfield, provocata dal suo Maestro -il Conte Dracula- che come tutti sanno in questo frangente troverà la morte.
Il romanzo vero e proprio inizia con le considerazioni del dottore sulla morte di Renfield e sull'annientamento di Dracula. L'esperienza così vicina e sentita con il "male" ha segnato per sempre le vite di più persone: Lord Godalming, Jonathan e Wilhelmina Harker, Van Helsing e lo stesso Seward, tanto che la morte del terribile e temibile vampiro li ha definitivamente allontanati, forse per dimenticare ciò che li aveva uniti in quel drammatico destino; come se bastasse ignorare il passato per poter cancellare il dolore che il "male" aveva causato loro sette anni prima.


A volte però bisogna saper affrontare le proprie paure per poterle vincere... avere il coraggio di porsi domande alle quali non abbiamo ancora trovato risposte...



Il libro di Renfield
prende vita attraverso le pagine del diario che il Dr Seward ha custodito segretamente per anni come documenti privati importanti. La svolta avviene dopo l'incontro con gli amici: decide di riaprire un capitolo importante della sua vita passata, rileggendo quelle pagine che ci raccontano del suo amore per l'incantevole Lucy, della sua amicizia con Art, dei suoi tormenti interiori di uomo e dei suoi studi dimedico. Questi scritti serviranno da monito -pensa Seward- per spiegare quali tragiche circostanze resero Renfield una pedina perfetta nelle mani di Dracula. Decide così di scrivere in gran segreto la storia di Renfield in un libro, con il desiderio di rivelarne l'esistenza solo alla sua morte.


Come avviene l'incontro tra il Dr Seward e Renfield?


29 Marzo 1885: al manicomio di Carfax giunge un nuovo paziente piuttosto bizzarro e interessante, portato da due agenti di polizia che lo trovano aggirarsi tra le antiche macerie dell'ex abbazia, una tenuta ormai dismessa e abbandonata. L'uomo viene sorpreso con la bocca imbrattata di sangue fresco, e in mano i resti di un ratto con l'addome squarciato probabilmente da un morso. Pensando sia un paziente scappato, viene condotto al manicomio. Il Dr Seward vede in lui un uomo di mezza età, robusto, con una massa di capelli grigi spettinati, travolto da una furia violenta. Nessuno sa chi sia, non ha con sé documenti. Unico indizio un fazzoletto sporco con ricamate sopra delle iniziali: R.M.R.
Lo psichiatra cerca di studiare e conoscere il suo nuovo paziente, un uomo dai mille volti: da lettore e conoscitore della Bibbia sa trasformarsi in un individuo selvaggio dal linguaggio oltraggioso, da triste e mansueto a pericoloso omicida.

Il romanzo è un alternarsi di annotazioni e pensieri di Seward e racconti del paziente, che rivela di chiamarsi Renfield come il pastore che l'ha cresciuto. Sono storie riguardanti la sua infelice infanzia di bambino abbandonato e affamato d'amore che conosce solo l'indifferenza e il ribrezzo della gente che lo vede come qualcosa di sbagliato e immorale. E' il reverendo Renfield a trovarlo per caso una notte, le sue urla di bambino spaventato e solo, riecheggiano al chiaro di luna, convincendo così il pastore a tenerlo con sé in un atto di carità. Renfield cresce quindi nella parola di Dio, un Dio che deve temere, un Dio che giudica e punisce. Cresce e scopre l'amore per gli animali: dai pipistrelli figli della notte, ai topi e agli uccellini gioiosi portatori di primavera. E' dalla morte di uno di essi che scopre l'amara verità: gli animali che lui tanto ama e che sente così vicino a se stesso non hanno un'anima, non sono altro che un guscio vuoto creato da Dio per abbellire il mondo. Questo sconvolge la sua fragile e ingenua esistenza portandolo ad allontanarsi dalla Chiesa e dal Padre.
Tra famiglie che lo accolgono e altre che lo rifiutano, Renfield cresce consapevole d'essere come un piccolo animale bisognoso di cure... orfano fiducioso accolto in una casa sconosciuta dove tutti i suoi sforzi di amare vengono calpestati insieme alla sua stessa vita... almeno fino a quando l'incontro con Milady fa rinascere in lui la speranza...

"... poi avvertii il tocco morbido e gentile di una mano sulla nuca, e mi fermai. Qualcuno mi stava delicatamente aiutando a rialzarmi, e io non riuscivo a staccare gli occhi da quelle mani arrivate così di sorpresa.
Erano sottili, leggiadre... mani di donna, inguantate dal più fine pizzo nero.
Ero una maschera di lacrime, ma la misteriosa figura mi asciugò le guance con la mano nuda, e quel tocco sembrò quasi una benedizione. Quella donna col volto coperto dal velo e vestita di nero aveva qualcosa di famigliare... si voltò e s'incamminò allontanandosi verso il precipizio, scomparendo.
Un'eco lontana riaffiorò nella sua mente
-Non ti lascerò sconsolato. Verrò da te-."





Chi è quella misteriosa donna che Renfield incontra per caso nel bosco? Che lo consola e che sente così vicino a sé, che sente di conoscere da sempre? E' forse lei la chiave di tutto?

Un libro dalla scrittura fluida; i passaggi di voce da Seward a Renfield all'interno del romanzo appaiono chiari e ben distinti seppur facenti parte della stessa scena.
La figura di Renfield si scopre in questo libro assai complessa e coinvolgente, sotto certi aspetti anche molto forte e toccante, riservando al lettore molte sorprese e intricati segreti che strada facendo verranno gradualmente svelati.
Molto interessante anche lo sviluppo dato da Lucas alla figura del Dr Seward che in questo libro trova ampio spazio, dandoci il punto di vista di un importante personaggio quale è stato nel racconto di Stoker, visto in chiave più umana e personale, attraverso l'analisi profonda che egli stesso applica alla sua persona: cercando di "guarire" Renfield, Seward cerca il modo di salvare anche se stesso dalla sua fragilità interiore.


Un libro dedicato a tutti gli amanti del genere.

Per chi ha amato il famosissimo "Dracula" di Bram Stoker: non saprete resistere a questo romanzo, in cui rivivere la figura del grande vampiro attraverso gli occhi del suo servo devoto.


... e come sempre auguro a tutti voi... una buona lettura!








3 commenti:

  1. Complimenti!!! bellissima recensione!! XD

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  3. Grazie cara per i complimenti!!!! Sono contenta che ti sia piaciuta :)

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