giovedì 14 luglio 2011

Recensione "Segreti di famiglia" di Tatiana de Rosnay







"Stasera ti ho aspettato al molo, ma niente,
nessuna traccia di te.
Io ho detto ai mieiche avevo bisogno di una breve passeggiata sulla spiaggia, dopo cena.
Quando mi guardano, vedono una madre carina, timida e perbene,
con un figlio e una figlia beneducati.

Quando guardano te...

Ah, chi guarda te, vede la tentazione.
Chi può mai resisterti?
E io, come avrei potuto resisterti?
Lo sapevi nell'attimo stesso in cui posasti gli occhi su di me, quel giorno sulla spiaggia.(...)
Non riesco a credere che tra poco l'estate finirà e dovrai andartene di nuovo.(...)
Spesso lei mi guarda curiosa,
come se sapesse cosa sta succedendo,
e io sento di dover stare molto attenta.
Non mi sento in colpa, perché ciò che provo per te è puro.(...)
Mi hai ridato la vita."








Mélanie Rey oggi compie i fatidici quarant'anni e per questo suo fratello Antoine, decide di festeggiare questo giorno speciale, regalando alla sorella un week end insieme a Noirmoutier, in quel vecchio e delizioso albergo tra i boschi, dove da bambini trascorrevano gran parte delle loro vacanze estive insieme ai genitori e ai nonni paterni.
L'ultima estate in quel luogo meraviglioso risale ormai al 1973, le ultime vacanze trascorse con Clarisse, la loro madre, prima che un aneurisma cerebrale la strappasse alla vita poco più che trentenne.
Un modo per passare un po' di tempo insieme e dimenticare i problemi sentimentali che stanno avvelenando la vita di Antoine, problemi legati alla fine del suo matrimonio con Astrid, al rapporto complicato con i figli ormai adolescenti e alla frustrazione per il suo lavoro che non riesce più ad appagarlo come un tempo.

Per i due fratelli sarà l'occasione per fare un nostalgico tuffo nel passato della loro gioventù. Proprio questo week end di ricordi, farà riaffiorare nella mente di Mélanie qualcosa di veramente importante che la turberà a tal punto da, -per disattenzione- perdere il controllo dell'auto sulla quale sta viaggiando con Antoine.



-Gli occhi di Mélanie.
Le sue mani strette sul volante.
"Antoine, c'è una cosa che volevo dirti...
Me la sono tenuta dentro tutto il giorno.
Ieri notte, all'hotel, mi sono ricordata di una cosa.

Riguardo a..."
I suoi occhi turbati, preoccupati.
E poi la macchina esce di strada.-


Antoine non si da pace. Qual'era quella cosa di cui Mel voleva parlargli un istante prima che avvenisse l'incidente? Lei non ricorda più nulla di ciò che stava per dire e nonostante lui abbia il sospetto sia una cosa riguardante la loro madre, non può far altro che aspettare sperando che la memoria, cancellata in parte dal trauma appena subito, ritorni svelando il misterioso arcano.


Cosa avrà ricordato Mel di tanto sconvolgente?
Quali segreti si possono nascondere dietro un'apparente famiglia benestante e per bene di Parigi? Una famiglia perfetta la loro, o almeno così diceva la gente, ma si sa, a volte le apperenze ingannano...






Il mio commento

Dietro una facciata perfetta molto spesso si può nascondere un segreto, un qualcosa di scomodo che non deve essere rivelato. Ma cosa celava la famiglia Rey? La scrittrice Tatiana de Rosnay ci racconta la storia di questa famiglia attraverso i ricordi sbiaditi di Antoine e Mélanie che tornano tuttavia a riaffiorare nelle loro menti a distanza di anni, quando i due si ritrovano a trascorrere un week end a Noirmoutier, deliziosa località francese sul mare dove, con genitori e nonni, trascorrevano le vacanze estive.
Molto scorrevole la scrittura della De Rosnay, che apre la storia con un evento tragico: l'incidente che vede coinvolti Mel e Antoine e a cui fortunatamente i due fratelli riescono a sopravvivere. Subito di forte impatto il misterioso ricordo che Mel inizia a raccontare ad Antoine un istante prima che l'auto esca di strada, e che genera sin dalle prime pagine una grande aspettativa e curiosità nel lettore, ma che purtroppo va lentamente perdendosi tra le righe nelle riflessioni di Antoine -protagonista e voce narrante della storia- a volte ripetitive e quindi noiose; fortunatamente da metà libro in poi, l'attenzione viene riconquistata grazie a nuovi elementi importanti che rianimano la vicenda, portandoci a interessanti scoperte, giungendo poi a un finale per nulla scontato e ben strutturato.


2 commenti:

  1. libri del genere mi fanno venire una tale curiosità! :)

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  2. Ti dirò Lullaby -senza fare spoiler- che il finale mi ha lasciato di stucco! Nessuno se lo aspetta davvero...

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