venerdì 31 gennaio 2014

Recensione: "Maledetto il giorno che ti ho amato" di Cynthia Ellingsen




"-Chloe! I matrimoni sono divertenti.-
Kristine si sollevò gli occhiali da sole, rivelando due occhi di un azzurro intenso.
-Sono magici, sono...-
-Come esempio di consumismo degli affetti,
sono secondi solo al giorno di San Valentino.-
Poi, agitando il dito anulare nudo, disse:
-E un palese promemoria del fatto che sono destinata a morire sola.-
June le diede un colpo sulla schiena.
-Non puoi morire sola. Tu hai noi.-
-Infatti, e ciò significa che non devo solo convincere un uomo 
a innamorarsi follemente di me,
devo anche convincerlo a innamorarsi di te e di mamma?-
-Assolutamente sì-, annuì June.
-Noi tre siamo un pacchetto tutto compreso.-"



Cosa si dice della donna che sarà così fortunata da prendere il bouquet nuziale lanciato dalla sposa? Che si sposerà entro l'anno! 
Ma se a prendere il tanto desiderato mazzo di fiori sono una single convinta, 
una donna già sposata da anni e un'anziana signora?
 Beh, ci si può aspettare di tutto!

Una famiglia unita la loro: tre donne, tre diverse generazioni.

Chloe, venticinque anni, lunghi capelli castani e occhi grigi. Lei non ha tempo per pensare a una relazione e l'avere un uomo accanto è l'ultimo dei suoi pensieri: tra il corso in arteterapia, il tirocinio e il suo lavoro part-time alla palestra non ne avrebbe proprio il tempo... L'unico uomo nella sua vita è Ben, il suo migliore amico fin dai tempi delle elementari, nonchè suo vicino di casa. 


"Kristine si comportava sempre come se Chloe 
dovesse innamorarsi del suo migliore amico
fin dai tempi delle elementari,
ma lo faceva seriamente. 
Eppure non sarebbe mai accaduto.
A eccezione di una palpeggiatina dopo la loro prima birra,
lei e Ben non avevano mai oltrepassato il limite (...)
ed erano entrambi assolutamente felici che le cose restassero così.
-Non capisco. Perchè non ti piace?-
Con una leggera aria di sufficienza, June disse:
-Dipinge quadri per vivere. Che tipo di uomo è chi fa questo?-
-E' un artista grafico, nonna. Quei quadri in realtà sono opere di design.-
-E anche molto belle-, disse Kristine annuendo.
-Ben ha fatto l'insegna del negozio, ed è bellissima- (...)
-L'insegna è bellissima, (...) ma la nonna si ostina a odiarlo.-
-Non è vero.- June scosse la testa. -Non è il tipo d'uomo da sposare.-
Chloe alzò gli occhi al cielo.
-D'accordo, ma io non voglio sposare Ben. 
In realtà, non avrò tempo per uscire con un ragazzo finchè non avrò la tua età, 
che è alquanto veneranda, quindi penso che fino ad allora possiamo tutti rilassarci.-
-Sciocchezze.(...) L'amore ti troverà prima di quanto tu pensi, Chloe.-" 

E se fosse proprio Chloe, senza saperlo, a bussare alla porta dell' uomo giusto?  
Sicuramente non la pensa così, 
quando nervosa si ritrova fuori dall'ufficio del Dott. Gable, 
per chiedergli una lettera di presentazione per una borsa di studio...

Kristine, madre di Chloe, gestisce una libreria di successo. E' sposata ormai da quasi venticinque anni, ma qualcosa nel loro matrimonio sembra essersi incrinato, perso col tempo e il fatto che Kevin passi la maggior parte del suo tempo a lavorare lontano da casa, non aiuta di certo un rapporto già per Kristin così precario.



"Ho trovato il mio principe azzurro, aveva pensato. Vivrò una favola.
Kristine arrossì a quel ricordo.Il sentimento era talmente infantile e sciocco. 
Certo, lei e Kevin erano stati tanto fortunati da condividere molti anni stupendi,
pieni di passione, ed era più di quanto accadesse alla maggior parte delle persone.
Ma alla fine, come tutte le cose, il loro matrimonio aveva perso la sua scintilla.
Non era successo nulla di specifico, solo una serie di eventi 
che avevano a poco a poco demolito le fondamenta della loro relazione.
Chloe era uscita di casa per andare al college, (...) 
e Kevin alla fine aveva trovato un nuovo lavoro,
ma questo lo costringeva a viaggiare spesso.(...)
-Sola questa sera?-
-Sola. Sto festeggiando il mio anniversario.-
Michel inarcò un sopracciglio disegnato a matita.
-Del negozio?-
-Oh, no- Kristine si sentì arrossire.(...) -E' il mio anniversario di nozze.-
-Ma dov'è il ...?-
-In viaggio- (...) 
Vedendo lo sguardo addolorato di Michel, disse:
-Ma non importa. Quando si è sposati da tanto tempo come noi...- (...)
Kristine respirò appena, e dopo aver tirato fuori il cellulare dalla borsa, 
chiamò suo marito.
-Ehi, micetta. Buon anniversario. (...) Dove sei?-
-In quel ristorante francese che mi piace tanto.- (...)
-Vorrei essere lì con te.- Kevin aveva la voce stanca.
 -Ma non ti preoccupare. Il cinquantesimo anniversario è vicino. 
Potremo festeggiare allora.-
-Già- disse lei, me lo scrivo in agenda.-
-Ti amo- disse.
-Ti amo anch'io. Buona serata.-"

E se Katrine accettasse di partire con il suo collega Ethan
per il viaggio premio a Roma che la libreria ha vinto grazie al suo saggio? 
Cosa potrebbe mai succederle a migliaia di chilometri 
lontana da casa e da suo marito?

June, nonna di Chloe, nonchè madre di Kristine, ha splendidi occhi celesti come la figlia. Una donna eccentrica, sola ormai da diversi anni. L'unica compagnia maschile della donna, se così si può definire, è il suo vicino di casa. La sola cosa che hanno in comune, oltre al fatto di essere entrambi vedovi, è la grande passione per il giardinaggio, visto il carattere piuttosto difficile di Charley...


 -Aaack!-
Una luce accecante le penetrò negli occhi come un raggio laser proveniente dallo spazio.
Appena oltre la recinzione di pietra che separava il suo giardino da quello di Charley Montgomery,
c'era un gazebo con un tetto di rame luccicante, che brillava come un penny nuovo di zecca.
-Quell'uomo è incredibile- disse June. (...) 
-Charley Montgomery- urlò. -Vieni immediatamente qui!-
Come un pupazzo a molla con i capelli grigi che esce dalla scatola, 
la testa di Charley spuntò oltre la recinzione.
-Perchè? Salve, June.-
Si pulì la terra sui pantaloncini e le rivolse un sorriso furioso.
-Volevi chiedermi in prestito dello zucchero?-
June serrò le labbra e aggrottò la fronte. 
Charley distolse lo sguardo, con gli occhi celesti luccicanti, 
e June pensò che fosse totalmente assurdo 
 che le donne del suo gruppo di giardinaggio trovassero quell'uomo attraente.
La prima volta che sentì un commento del genere, June disse:
-Solo se vi piacciono gli individui viscidi.- 
Perchè Charley Montgomery era esattamente quello: un viscido.(...)
-Questo gazebo è inaccettabile- disse June, poggiando una mano sulla recinzione di pietra.
-Quale sarebbe il problema?-
-Fa un riflesso accecante. Devi assolutamente toglierlo. Immediatamente.-
-Ascolta, June- disse Charley. -Perchè dovrei farlo? L'ho appena montato.- (...)
-Se non togli quell'affare-, disse, -te lo dipingo di nero con la vernice spray.-
-E io ti farò arrestare per atti vandalici.- Charley alzò le spalle.
 -Non credo che ti consentiranno di dedicarti molto al giardinaggio in prigione.-

E se June scoprisse che dietro quei suoi modi antipatici, si nasconde un altro Charley, 
un uomo che ancora lei deve conoscere davvero?

Il commento di Michela
 Non si può certo dire che questo sia un romanzo 'semplice' vista la trama così ricca e articolata, tuttavia almeno inizialmente, questa caratteristica può penalizzare il libro stesso, rendendo la lettura piuttosto impegnativa. Il continuo alternarsi delle tre protagoniste a ogni capitolo, come diversa voce narrante, può confondere, tanto più se l'autrice si perde in troppe descrizioni superflue o momenti "morti" all'interno della storia e sicuramente non facilita la lettura. Ciò nonostante le nostre protagoniste sono ben costruite, con caratteristiche fisiche e caratteriali che rendono le loro diversità ancor più interessanti. Se il romanzo nel primo centinaio di pagine si sviluppa in maniera lenta, si riscatta senza ombra di dubbio nella seconda parte della storia, riuscendo a catturare l'attenzione del lettore e la sua curiosità, portandoci così a un epilogo davvero inaspettato e per niente scontato. 
Lascio a voi l'ultima parola: buona lettura!


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