giovedì 29 maggio 2014

Recensione: "Quattro cuori e un matrimonio" di Stephanie Bond




"-Mi piacerebbe molto fare due chiacchiere, mamma,
ma ora sono proprio sommersa dalle carte.-
Mike indicò l'orologio e mormorò ad Annabelle che avrebbe dovuto essere in tribunale entro venti minuti.(...)
-Posso richiamarti stasera?-
Si percepì un sospiro di fastidio attraverso la cornetta.
-Stasera ho il corso di ballo. Non ti tratterrò a lungo,
ti ho chiamata solo per dirti che sto per sposarmi.-
Annabelle smise di fare cenni alla sua assistente e avvicinò di più la cornetta all'orecchio.
-Tu stai per fare cosa?-
-Sposarmi.-(...)
-Con tutto il caos che c'è qui, devo aver frainteso, ho pensato che tu avessi detto che...-
continuò a ridere più forte
-... stai per sposarti.-
Scosse la testa. Era assurdo che la sua dolce mammina, vedova, 
potesse prendere in considerazione un'idea così sconsiderata.
-E' così, tesoro. Sto per sposarmi.- (...)
-Con Melvin?-
-Si chiama Martin, tesoro. Martin Castleberry.-
-La star del cinema in pensione? (...) Ma lo conosci solo da... quanto? Tre settimane?-
-Otto.-
-Che è quasi il numero delle volte che è stato sposato.-
Un sospiro.
-Questo sarà il sesto matrimonio di Martin.-
-Si, otto... dopo un pò, perchè perdere tempo a contare?-
-Sii gentile.-
Avrebbe voluto urlare dall'esasperazione.
-Mamma, come puoi sposare un uomo che conosci da due mesi appena?-
-Tesoro, Martin e io abbiamo capito di essere fatti l'uno per l'altra già dopo due ore. (...)
Speravo che potessi venire per la cerimonia.-
Il cuore di Annabelle cominciò a battere più forte.
-Avete già fissato la data?-
-Sabato prossimo!- Esclamò sua madre.
-Tra otto giorni?- Si sforzò di trattenere il panico nella sua voce. (...)
Tuttavia, Annabelle si sforzò di sembrare contenta. 
-Non mancherò.-"




Annabelle è sconvolta. Sua madre è andata fuori di testa. La solitudine, dev'essere quello il vero motivo che l'ha spinta a credere di amare quell'uomo. E' anche colpa sua se ora lei vuole sposarlo, avrebbe dovuto starle più vicino, andare più spesso ad Atlanta a trovarla, e mettere da parte un pò i suoi impegni di lavoro. Sono passati due anni dalla morte del padre. Ad Annabelle sembra un tempo troppo breve per innamorarsi di un altro uomo, per Belle invece è ormai arrivato il momento di rifarsi una vita... ma perchè proprio con quel playboy da strapazzo che è diventato più famoso per le sue numerose giovanissime fidanzate piuttosto che per i suoi film?

"Annabelle, il taxi è arrivato. (...) E' tutto ok?-
-Sto bene- disse, la voce sorprendentemente determinata.
-Puoi farmi un favore, Mike?-
-Certo.-
-Cancella tutti gli impegni della prossima settimana.-
Mike inarcò le sopracciglia.
-Dell'intera settimana? Problemi in famiglia?- (...)
Annabelle alzò il mento.
-Sì, devo impedire un matrimonio.-"




Annabelle è più decisa che mai a salvare la madre Belle dalle sgrinfie di quell'uomo senza scrupoli, che sicuramente la lascerà per la prima modella ventenne che gli farà gli occhi dolci, spezzandole definitivamente il cuore. Annabelle ha un piano ben preciso: se non riuscirà a far ragionare Belle con le buone, allora cercherà il modo di smascherare quel Dongiovanni mostrando a sua madre chi è davvero Martin Castleberry. Quando la donna l'avrà capito la ringrazierà per averle impedito di fare una simile pazzia!
Ecco perchè decide di partire subito per Atlanta... e raggiungere casa della madre, senza neppure avvisarla del suo arrivo. Ha solo otto giorni per riuscire nel suo intento... ma non ha considerato, nel suo piano perfetto, un piccolo particolare, l'arrogante e presuntuoso figlio del futuro sposo: Clayton Castleberry.


"-Posso aiutarla?-
-Ms Coakley, sono venuto per parlare di Martin Castleberry.-
-Lei chi è?-
-Sono Clay Castleberry, suo figlio.- Si sentì un idiota a parlare alla porta.
-Non sapevo avesse un figlio.-
Clay si morse la guancia. (...)
 Di sicuro Martin glielo aveva detto, ma lei lo aveva dimenticato.
Se era così svampita, sarebbe stato un gioco da ragazzi offrirle del denaro.
-Come sapeva che mi avrebbe trovata qui?- (...)
-Me lo ha detto mio padre.-
La maniglia vibrò e la porta si aprì.
-Lo sapevo, usa il binocolo per spiare in casa, vero?-
Clay rimase sorpreso e fu scosso da un sussulto.
Con indosso una vestaglia turchese corta e i capelli scuri ancora umidi,
 Belle Coakley era una visione. (...)
Lei incrociò le braccia. -Bene Cliff, di cosa voleva parlare?-
Gli fumavano le orecchie. -Clay.-
Lei inarcò un sopracciglio. (...)
Osservò attentamente il suo mento
 ed ebbe la sensazione che la donna che gli stava davanti 
potesse provocare molto più dolore di quanto gli uomini Castleberry potessero tollerare. (...)
-Ms Coakley, ho una proposta da farle.- (...)
-Una proposta?-
Clay estrasse una busta bianca dal taschino e gliela porse.
Annabelle un pò confusa, la prese.
-E questi cosa sono?-
-Ventimila dollari. Sono per lei, se accetta di farla finita con questa farsa- 
disse Clay serio. (...)
Annabelle scosse il capo.
-Non giunga a conclusioni avventate,- l'avvertì lui.
 -Le sto facendo un favore.
Dopotutto, che tipo di vita potrebbe avere una giovane donna come lei con un settantacinquenne?-
Annabelle tenne lo sguardo fisso, finchè rabbia e incredulità presero il sopravvento.
Quell'uomo pensava che lei fosse sua madre?(...)
-Ora cosa si aspetta in cambio?-
Un cenno di compiacimento apparve sul volto di Clay.
-Dovrà rompere il fidanzamento e stare per un pò fuori città.- (...)
Sentendosi stranamente perfida, Annabelle fece scorrere il dito sul mazzo di banconote.
-E se non lo facessi?-
Lui si avvicinò ulteriormente 
e poggiò una mano sulla parete al di sopra della spalla di Annabelle. (...)
Si accorse che gli occhi di Clay non erano neri, ma di un blu intenso, 
e aveva leggere rughe che lo collocavano tra i trenta e i quarant'anni.
-Se non lo farà- sussurrò lui, -potrei commettere delle cose, diciamo... spiacevoli.- (...)
-E se invece le dicessi che sono fedele a suo padre?-
Fu colpito allo stomaco da una punta di invidia. 
Cercando di riprendere in mano la situazione, 
il suo sguardo si posò sulle labbra carnose di lei.
D'istinto, la afferrò per il collo e le portò le labbra alle sue. (...)
Clay aveva messo le cose in chiaro, tuttavia continuò a baciarla per puro piacere.
-Fedele a mio padre, ha detto?-
Scoppiò a ridere e lasciò la presa, indietreggiando. (...)
-Lei è un essere spregevole- disse Annabelle irritata. (...)
-Annabelle?-
Al suono di un'altra voce femminile, Clay si voltò verso la porta d'ingresso.(...)
Clay fu ancora più confuso quando vide apparire suo padre alle spalle dell'altra donna, 
con gli occhi spalancati. (...)
-Martin, questa è mia figlia, Annabelle.-
Martin sorrise e le tese la mano.
-E' un vero piacere.-
Poi si rivolse a Clay, i cui arti erano immobili e quasi doloranti.
-Clay, voglio presentarti la donna più importante della mia vita.- Strinse le spalle di Belle.
-Lei è Belle Coakley, la mia fidanzata.- (...)
-Quelli sono cento dollari?- 
Chiese Belle, fermandosi per raccogliere la banconota dal pavimento.
Clay sentì una fitta allo stomaco.
-Oh, è mia- disse Annabelle. 
-Deve essermi caduta. In effetti,- sorrise -potrei offrirvi il pranzo.-
Clay alzò gli occhi al cielo. Che gesto generoso."


Ad Annabelle manca pure la presenza -seppur bella e affascinante- di quel farabutto arrogante del figlio. Il modo in cui si sono conosciuti è talmente bizzarro per non dire assurdo che le scappa quasi da ridere. Almeno una cosa in comune ce l'hanno: impedire ai rispettivi genitori di sposarsi, anche se ognuno per ragioni totalmente diverse. Clay pensa chiaramente che madre e figlia siano due arrampicatrici sociali, pronte a spillare soldi al padre e ovviamente Annaballe è preoccupata per la sensibilità di Belle che non vuole veder soffrire per un uomo così superficiale come Martin. 

Tra continui litigi e divertenti equivoci, 
riusciranno a trovare un accordo per impedire una volta per tutte
 queste tanto odiate nozze dei genitori? 
Il tempo scorre veloce e loro hanno solo pochi giorni... 




Il mio commento

"Quattro cuori e un matrimonio" non è certamente la classica storia romantica e sdolcinata, bensì un romanzo ironico e leggero che ci racconta l'amore con una spensieratezza e una leggerezza quasi adolescenziali. E' questo che lo rende davvero piacevole e intrigante; il fatto che ci sia ancora qualcuno -nonostante il cinismo dei due figli riguardo l'amore- che crede nel colpo di fulmine e nei sentimenti. Divertente è quindi il capovolgimento dei ruoli: i genitori diventano gli irresponsabili e i figli quelli coi piedi ben piantati per terra, pronti a rimettere gli adulti sulla giusta via, ma come sempre accade, saranno i più anziani a insegnare qualcosa di prezioso ai giovani...
Un libro consigliatissimo per l'estate, la lettura ideale per chi vuole una bella storia d'amore forse un pò scontata, ma frizzante che accompagni le proprie giornate di relax, magari sotto l'ombrellone.

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