Si sa, essere adolescenti al giorno d'oggi non è un'impresa facile e per Vladimir Tod lo è ancora meno, vista la sua doppia natura.
Chi è veramente Vlad? Un ragazzino di tredici anni, alto, magrolino, capelli scuri e pelle chiarissima che si veste quasi sempre di nero; da anni innamorato di Meredith, la sua compagna di scuola che non lo degna di uno sguardo. Ha per amico Henry, un ragazzo solare e molto carino che lo sostiene sempre e lo difende da Tom e Bill, i due bulli della scuola che lo prendono costantemente in giro, dandogli il tormento.
Ah, dimenticavo di dirvi una cosa importante: Vladimir è un vampiro. Già, ma non quelli di cui si legge nei libri di Stoker, lui non dissangua la gente, tanto meno le belle ragazze, da cui anzi, si tiene timorosamente alla larga. Lui si nutre del sangue che sua zia Nelly -infermiera- gli procura giornalmente dall'ospedale, anche se non disdegna accompagnarlo con una buona dose di biscotti al cioccolato: i suoi preferiti!
La vita di Vlad è segnata da tragici avvenimenti, primo fra tutti la morte dei suoi genitori, bruciati nella loro stessa casa per un fatale incidente domestico, o almeno, questo è ciò che tutti credono, ma non Vladimir, il quale sente che oltre all'apparenza dei fatti c'è di più.
Sono passati ormai tre anni dalla loro morte, eppure lui ancora non riesce a rassegnarsi. La figura di suo padre Tomas -divenuto il suo eroe per aver rinunciato alla sua vita da vampiro per amore di sua madre, una semplice mortale- viene rimessa in discussione quando, per caso, il ragazzo trova uno strano diario appartenuto al padre e che pare nascondere un grande segreto, segreto a cui sembra particolarmente interessato il nuovo professore, il signor Otis, arrivato a scuola all'improvviso dopo la "strana sparizione" del precedente insegnante, di cui non si hanno più notizie.
Vlad sente di essere in pericolo, controllato forse dalle stesse persone che, a questo punto, è sicuro abbiano ucciso la sua famiglia. Non può permettersi di abbassare la guardia... nulla è più come appare.
Il mio commento
"Il figlio del vampiro" è un urban fantasy dai toni adolescenziali, ma che appassiona e coinvolge lettori di ogni età. Un gradevole umorismo ci accompagna per gran parte del romanzo alleggerendo anche i momenti più drammatici, raccontati dall'autrice con uno stile narrativo molto fluido e semplice, e regalandoci così una lettura non troppo impegnativa.
Il protagonista, Vladimir, rappresenta la figura del classico adolescente impacciato che non si sente all'altezza dei suoi coetanei, sottolineando le problematiche del mondo giovanile, quali il bullismo. Un bruco che ancora non sa di poter diventare farfalla, e che sotto la sua apparente fragilità nasconde un misterioso e inconsapevole potenziale. Una storia drammatica raccontata con leggerezza e spirito, grazie all'animo fresco e spontaneo del protagonista, che strada facendo compirà il suo destino.
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