martedì 23 agosto 2011

Per chi vuole leggere qualcosa di veramente originale: "Vloody Mary" di Paolo di Orazio






"Le consegnò i fiori strappandosi la carne delle mani
in cui si erano infitte le spine metalliche.
Martyna prese il suo regalo e la baciò,
spingendole la lingua in gola e sui denti,
poi sul volto, sugli occhi e le orecchie,
schiacciando le rose tra i corpi. Baciandosi,
finirono a letto, sposando sangue e ferite nel
filo spinato in un diluvio di baci e di lacrime,
mentre dal computer girava a loop
Enigma of The Absolute dei Dead Can Dance,
sulle luci di candele sparse..."



Una disturbante opera necro-romantica, splatter, burlesque, tra L World, il tenente Colombo e La notte dei morti viventi, che affonda i denti nelle vostre paure inesplorate. Ragazze e ragazzi massacrati da uno, forse due assassini antropofagi; un commissario ipocondriaco vivo per miracolo e ossessionato dalla finestra di fronte nel Ghetto di Roma; un prete malato di porfiria che si ciba di anime; un ladro di cuori umani che si aggira nel silenzio della notte e un'ammaliante giovane DJ che muove orde di fanatici heavy metal nei principali locali della Capitale. In una metropoli muta, buia e indifferente, un impossibile rosario di sangue e amore virale si snoda oltre l'impossibile, mentre i morti si risvegliano...
Paolo Di Orazio è il pioniere della letteratura splatter italiana. Nonostante le denunce per “pubblicazioni oscene”, dal porno all'horror, ha pubblicato racconti, romanzi, fumetti per Castelvecchi, Urania, Addictions, Beccogiallo, Clair de Lune, «Cattivik», «Heavy Metal»



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