martedì 25 ottobre 2011

Recensione "Grida per me" di Karen Rose


"Nessuno è capace di ritrarre la mente distorta di un serial killer meglio di Karen Rose. L’abilità con la quale intreccia la suspense e l’esattezza delle procedure poliziesche, la rende unica nel suo genere. Il vero trucco, però, è la capacità di creare dei personaggi straordinari, ed è esattamente il caso di questo romanzo che vi farà tremare dalla paura."

-Romantic Times-

Un thriller che si legge con l’acceleratore pigiato dalla prima all’ultima pagina. Karen Rose dipinge dei personaggi in carne e ossa, portandoli alla luce con gesti e parole vivissimi.”

-Publishers Weekly-

Intenso, complesso e indimenticabile dalla prima all’ultima pagina.”

-James Patterson-


Grida per me” dell’apprezzatissima scrittrice americana Karen Rose, è il secondo volume di una trilogia di successo che prende il nome da uno dei protagonisti, Daniel Vartanian, che riveste un ruolo di primo piano in tutti e tre i romanzi.

La trilogia Daniel Vartanian è così composta:

Muori per me, LeggereEditore 2010 (titolo originale Die for me)

Grida per me, LeggereEditore 2011 (titolo originale Scream for me)

Kill for me (non ancora uscito in Italia)


Attenzione spoiler!

Abbiamo lasciato il detective Vartanian, agente speciale dell’FBI, alle prese con la morte del fratello Simon, feroce serial-killer responsabile della morte di decine di persone, tra cui i suoi stessi genitori e un numero imprecisato di giovani donne.Rientrato da Philadelphia a Dutton, la cittadina originaria della sua famiglia, quella che l’ha visto crescere circondato da pettegolezzi e oscuri segreti riguardanti la sua famiglia, Daniel Vartanian non ha nemmeno il tempo di elaborare i lutti subiti che subito un’emergenza reclama la sua attenzione: nuovi, inquietanti delitti stanno sconvolgendo Dutton dopo tredici anni di calma apparente. Tredici anni prima, infatti, una ragazza appena sedicenne è stata trovata morta in un fossato, avvolta in una coperta marrone. Il responsabile di quel feroce delitto è stato catturato e marcisce ancora in prigione, eppure qualcuno sembra conoscerlo così bene da iniziare a emularlo…

La paura si impossessa nuovamente degli abitanti di Dutton, cittadina di provincia dove tutti conoscono tutti e alcuni tra gli uomini più in vista sono strettamente legati tra loro da segreti terribili, per proteggere i quali sono disposti anche a morire… O a uccidere. Un assassino implacabile, assetato di vendetta, sta mettendo in scena la sua orribile farsa: uno dopo l’altro, la polizia ritrova i cadaveri di ragazze “perbene”, appartenenti alle famiglie più conosciute della città; prima di essere uccise, sono state violentate. Ognuna di loro è avvolta in una coperta marrone, esattamente come Alicia Tremaine, la sedicenne uccisa tredici anni prima. Daniel Vartanian non può fare altro che assistere impotente all’orrore, finché una giovane donna non si reca da lui…

Era una donna bellissima, pensò, adesso che finalmente poteva guardarla senza avere addosso quegli occhi che l’avevano scosso, come se lei avesse visto più di quanto lui volesse. Aveva labbra piene, ma senza sorriso. Era snella, ma il sobrio completo nero lasciava comunque immaginare le curve celate lì sotto. I suoi capelli erano dello stesso color caramello scuro di sua sorella e le arrivavano circa a metà schiena, in onde folte e lucenti. Poiché il pensiero di toccare quei capelli, di accarezzarle la guancia… poiché quel pensiero gli era realmente venuto in mente, Daniel s’infilò le mani nelle tasche.”

Si tratta di Alex Tremaine, che ora porta il cognome Fallon, la gemella di Alicia, che gli chiede di indagare sulla scomparsa di Bailey, sua cugina, una sparizione misteriosamente legata ai crimini che stanno sconvolgendo Dutton… Man mano che le indagini proseguono, Daniel si rende conto che ciò che sta accadendo in città è strettamente collegato al passato, ad alcune sconcertanti fotografie scattate da suo fratello Simon, che il padre ha tenuto nascoste per anni. Sono fotografie d’un orrore indicibile, che ritraggono giovani donne drogate e violate. Ma cosa c’entra il defunto Simon con quello che sta succedendo? Chi è l’assassino, e quanto sa di quello che è accaduto a Dutton in passato? Che ruolo ha giocato nella morte di Alice Tremaine? Gli eventi si succedono a un ritmo vertiginoso, che non lascia al lettore nemmeno il tempo di respirare. Per capire quale disegno diabolico si celi nella mente dell’assassino, Daniel e Alex dovranno scavare nel proprio doloroso passato, confortati solo da una vicinanza e un’intesa che crescono sempre più, fino a trasformarsi in un’accesa passione…



Ci fu un lampo negli occhi di Daniel. Poi lui la baciò e Alex sentì il calore e il potere della sua bocca. Poi la fece rotolare sotto di sé e lei avvertì il calore e la forza del suo corpo mentre spingeva contro di lei, i movimenti forti e consapevoli. Le prese il viso tra le mani, le dita infilate tra i capelli e le spostò la testa, da una parte, poi dall’altra, finché non trovò la posizione perfetta.”



Il commento di Rossella

Ancora una volta Karen Rose non tradisce le aspettative dei suoi fans. Se possibile, infatti, questo secondo capitolo della trilogia “Daniel Vartanian” è ancora più avvincente e appassionato del primo: “Grida per me” è adrenalina pura, un vero e proprio thriller con intense sfumature romance – che certo non deluderanno le amanti del genere –, capace di tenere il lettore incollato alle pagine fino alla fine. Come sempre la Rose si dimostra un’abile burattinaia, in grado di tenere le fila di una trama tanto c,omplessa quanto inquietante, ricca d’imprevedibili compi di scena, senza perdersi mai, senza cadere in contraddizione né deludendo le aspettative di chi legge. Se “Muori per me” poteva anche passare per un romanzo autoconclusivo, “Grida per me” al contrario, presenta un finale aperto che lascia chiaramente intendere come, nonostante la cattura dell’assassino, la vicenda sia tutt’altro che conclusa. La Rose dimostra di non avere davvero nulla da invidiare alle varie Patricia Cornwell o Tess Gerritsen, maestre del thriller d’oltreoceano. Al contrario, i suoi romanzi posseggono quel qualcosa in più che fa la differenza, ossia una grande attenzione nei confronti dei personaggi e della loro vita personale, nonché delle dinamiche affettive che prendono vita tra loro. Conciliare romanticismo e suspance non è affatto semplice come potrebbe apparire, poiché si corre il rischio di privilegiare un elemento rispetto all’altro, imbastendo una trama insoddisfacente. L'autrice, al contrario, riesce a bilanciare con maestria il romance con il thriller, non risultando mai né stroppo mielata né eccessivamente asettica; rivolge la giusta attenzione ai personaggi senza tuttavia perdere di vista la trama. Il risultato è un romanzo meraviglioso e un po’ perfido, perché è impensabile dover attendere un altro anno per leggerne il seguito!

Nessun commento:

Posta un commento