martedì 15 aprile 2014

Recensione: "Abisso di Tenebra" di Gena Showalter




Torna la nostra amata Gena Showalter con una nuovissima serie fantasy




"La quattordicenne Viktorija Lukas correva tra i tendoni del circo,
con la gola e i polmoni in fiamme.(...)
Più Vika si avvicinava alla sua destinazione più l'odore degli animali permeava ogni suo respiro.
Era un odore che aveva imparato ad amare.
Un odore di cui suo padre voleva privarla per sempre.
Voleva vendere i suoi piccoli... a pezzi.(...)
-Queste creature spelacchiate ci costano troppo-,
aveva brontolato suo padre quel mattino.(...)
Non gli importava che fossero i suoi unici amici,
la sua unica consolazione dopo la morte della madre.
Come proprietario del Cirque des Monstres, Jecis Lukas pensava al profitto e basta.
E il profitto chiedeva che facesse posto a un nuovo serraglio, che avrebbe ospitato persone.
Creature di altri mondi, per essere esatti, maschi e femmine di diversi pianeti,
le cui famiglie erano venute sulla Terra quasi un secolo prima,
in cerca di sicurezza e di pace.
Purtroppo non avevano trovato nè l'una nè l'altra,
perchè era scoppiata una guerra mondiale che aveva rischiato di distruggere il pianeta.
E anche se alla fine era stata raggiunta una tregua,
che aveva consentito agli extraterrestri di vivere accanto agli umani,
le innumerevoli razze erano considerate ancora una bizzarria.
Alcuni avevano colori strani, altri forme abnormi, o possedevano poteri mai visti.
Gli umani avrebbero pagato per osservarli e deriderli,
specialmente in un luogo squallido e sperduto come quello."




Sei anni dopo...

"Michael Black si appoggiò allo schienale della poltrona
e studiò i tre agenti che aveva reclutato per l'operazione Dumpster Dive.
Erano tutti extraterrestri che erano stati allevati sulla Terra,
tutti avevano perso la famiglia biologica dopo la nascita e,
grazie a lui, tutti erano stati adottati da una famiglia umana.
Aveva cominciato ad addestrarli all'età di cinque anni.(...)
Ora i ragazzi erano cresciuti e stavano per affrontare la più grande minaccia della loro vita.(...)
Blue era un arcadiano, una razza conosciuta per il colore pallido della pelle,
i capelli bianchi e gli occhi color lavanda.(...)
Dei tre maschi, Blue era l'unico ad avere un'immagine pubblica.
La sua copertura di giocatore di football professionista
gli permetteva di entrare nelle feste giuste,
frequentare delle persone giuste,
dove l'alcol scorreva a fiumi, insieme ai segreti.
Accanto a lui sedeva Solomon Judah.(...)
Era ben più alto di Corbin e Jonh, con una massa muscolare ancora più impressionante
ma mentre gli altri due erano esemplari di bellezza urbana,
lui era un incubo di bruttezza.
No, era un'affermazione esagerata.
In realtà sembrava una creatura venuta dagli inferi 
soltanto quando il suo carattere prendeva il sopravvento.(...)
Solo aveva i capelli scuri tagliati in modo irregolare da lui stesso e la pelle color bronzo.
Gli occhi erano azzurri, con ciglia lunghe, il naso forte e aristocratico.
Quando si infuriava, la sua pelle assumeva una tonalità porpora che incuteva paura,
ed era l'ultimo colore che vedevano i suoi nemici prima di una morte orribile.
I denti si allungavano in qualcosa che era più mostruoso delle zanne.
Gli zigomi raddoppiavano di volume e le orecchie crescevano appuntite.
Artigli metallici gli spuntavano dalle unghie.(...)
-D'accordo, sbrighiamoci-.
Premette qualche pulsante e uno schermo apparve sulla parete alle sue spalle.
-Vi presento Gregory Star. Umano. Trentatrè anni. Sposato.(...)
Abbiamo registrato la scomparsa di diversi agenti dell'unità di Investigazione
e Rimozione degli Alieni alla porta di Mr. Star.
Non siamo ancora intervenuti perchè non sappiamo se siano vivi o morti.-
-Quindi non hai idea di quello che Star vuole da questi agenti
 o di quello che ne fa- affermò brutalmente Jonh.
-Corretto.- (...)
Jonh serrò le labbra.(...)
-Bene. Avete quattro giorni per prepararvi.(...) Potete andare.-
I tre scattarono in piedi simultaneamente.(...) I sensori sopra la porta registrarono il movimento
e fecero scattare il meccanismo di apertura. (...)
Whoosh.
Un improvviso, violento scoppio di calore invase l'intero ufficio, 
sollevando Michael dalla poltrona e mandandolo a sbattere contro la parete opposta.(...)
Qualcuno aveva lanciato una bomba a casa sua, nel suo ufficio.(...)
Dove sono i ragazzi? si chiese.
Il dolore era feroce, adesso.(...)
Finalmente il buio lo inghiottì e non seppe più nulla."
 



"La consapevolezza arrivò a lenti gradi per Solomon.
Il buio si diradò e i primi pensieri si formarono nella sua mente.
Devo svegliarmi. E' successo qualcosa. Qualcosa di brutto.
Era coperto di sudore e sentiva la pelle pizzicare e,
a ogni respiro, bruciare l'interno del naso.(...)
Era un alloriano, una razza di cui gli umani on sapevano quasi nulla,
e grazie al potere ereditato dal tutore
che gli avevano dato i genitori biologici, guariva velocemente.(...)
Senza curarsi della luce, riaprì gli occhi e li tenne aperti.(...)
Si trovava in una gabbia.
Quella rivelazione lo colpì con la violenza di un fulmine, facendolo scattare in piedi.(...)
Tutt'intorno a lui, uomini e donne erano chiusi in gabbie simili alla sua:
grandi, con pesanti sbarre di ferro, un tetto rosso in cima e quattro ruote sul fondo.
I maschi indossavano un perizoma e le donne un tessuto trasparente sui seni e intorno ai fianchi.(...)
Solo guardò oltre le gabbie. C'era un trapezio avvolto da filo spinato.
Un uomo saliva su una palla di cannone a grandezza naturale, (...)
una donna faceva salti mortali su un trampolino.(...)
La verità lo colpì con la forza di un maglio.
Star (...) l'aveva venduto a un circo."


Solo comincia a chiedersi, se lui è stato venduto a un circo, che fine è toccata al suo capo e ai suoi due amici? In cuor suo non vuole arrendersi alla possibilità che gli altri siano morti nell'esplosione, o peggio per mano dello stesso Star. Una cosa adesso è chiara nella sua mente: Solo deve fuggire da lì per cercare i ragazzi e trovare quel bastardo. E' pronto a uccidere chiunque gli sbarri la strada. Ecco perchè si prepara a cogliere di sorpresa l'umana incaricata di sfamarlo che si avvicina incurante degli insulti e delle minacce degli altri prigionieri. Ma nel momento in cui alza gli occhi su di lei si sente confuso, quasi ammaliato dai suoi occhi profondi.




"Solomon non riusciva a distogliere lo sguardo da lei,
poteva soltanto assorbire ogni singolo dettaglio.
(...) Quella giovane donna era un assaggio di paradiso,
era luce e dolcezza e lui era improvvisamente affamato.
L'unico neo era il livido recente sulla guancia destra.
Come se avesse avvertito il suo sguardo su di sè,
lei si voltò dalla sua parte. (...)
Solo sapeva che cosa significava quella reazione.
Lo trovava mostruoso, come tutti.
Eppure non distolse lo sguardo,
come se fosse stata disgustata o spaventata. 
Continuò a fissarlo.
L'aria tra loro sembrava vibrare di... qualcosa
e lui sentì ogni muscolo tendersi dolorosamente intorno alle ossa. (...)
-Ciao- lo salutò.
-Perchè non ti avvicini un pò di più?- le chiese.
-Credo che resterò qui, ma grazie dell'invito.-
-Che cosa stai guardando?-
-Te è evidente.-
-Donna! (...) Vuoi morire?-
-Meraviglioso. L'ottava minaccia d morte del giorno. Devo annotarlo nel mio diario.-
-Sì, vuoi proprio morire- disse lui con un lento cenno del capo. -Altrimenti mi libereresti. (...)
Non hai idea del terrore che avete portato in questo circo, ragazzina.-
-Non chiamarmi così. E non sono stata io a portarti qui.-
-Non importa sei ugualmente colpevole di complicità.-
-Non è vero.-
-Sì.-
-Lasciami andare.-
-No- rispose senza alcuna esitazione.
-Molto bene. Allora morirai insieme agli altri.-"


Sarà in grado di prendere la sua vita in cambio della libertà?


Il mio commento


E dopo diverse serie fantasy di successo, torna Gena Showalter con una saga nuova di zecca, niente demoni stavolta, si parla addirittura di alieni, esseri simili all'uomo ma dai tratti fisici molto particolari e dai poteri altrettanto interessanti: autoguarigione, salti spazio-temporali, possibilità di leggere il pensiero e molto altro ancora. E oltre alla convivenza abbastanza burrascosa tra terrestri e alieni, ovviamente non poteva mancare una specie di dimensione parallela che divide il mondo umano e alieno da una sorta di "paradiso" e "inferno" dove strane energie interagiscono con noi attraverso la nostra mente come una specie di angeli custodi e diavoli tentatori che si nutrono delle nostre cattive azioni. Nonostante la varietà di questo panorama presentatoci dall'autrice, la trama creata è piacevolmente semplice da seguire e da comprendere.
La storia dell'umana Vika, -vittima di un padre padrone incattivito negli anni dalla sete di denaro- e dell'alieno Solomon -che appena si innervosisce, si trasforma in un vero incubo con tanto di pelle color porpora, artigli e denti aguzzi pronti a dilaniare- è una storia che ricorda, per ovvi motivi, una sorta di "La Bella e la Bestia" in versione fantascientifica, ma che non perde comunque il suo fascino, cullandoci in un continuo alternarsi tra sentimento,morte e vendetta fino alla fine.
Un libro assolutamente originale, dai contenuti interessanti, che merita di essere letto e che naturalmente lascia ancora molte domande a cui trovare risposte... Aspetto con molta curiosità di leggere il prossimo capitolo della serie. Buona lettura!

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