venerdì 16 gennaio 2015

Recensione: "Il tempo che ci serve" di M.S.




Andi e Joy hanno 39 anni. Non si vedono dal giorno dell’ultimo esame scritto della maturità. Si incontrano per caso, in ospedale. Entrambi hanno appena ricevuto pessime notizie. Tra loro c’era stato qualcosa di intenso. Poi nulla. Per vent’anni. Una vita. Per lei fatta di scelte sbagliate. Per lui di decisioni non prese. Ora, l’istinto dice loro di non lasciarsi sfuggire ancora questa occasione. Fanno una scelta: cinque giorni da passare insieme. Per annullare il mondo, per dimenticare gli anni “persi”, per tornare indietro nel tempo. O almeno provarci. Con regole precise: niente dottori, niente rimpianti. Ma le brutte notizie, il presente, il futuro, e il tempo che è stato, non possono essere cancellati. Sono sempre dietro l’angolo, pronti a inseguire chi cerca di dimenticare. Riusciranno Andi e Joy a superare queste barriere? Riusciranno a oltrepassare gli ostacoli del tempo, le avversità che negli anni hanno temprato i loro caratteri, il loro fisico? Riusciranno Andi e Joy, a vivere, assaporare, far esplodere, quello che hanno interrotto vent’anni prima? 




"-Possiamo concederci una possibilità e chiederci: 
come sarebbe la nostra vita 
se in quel preciso momento avessi fatto un'altra scelta? (...)
Cinque giorni, non uno di più non uno di meno.
Cinque giorni durante i quali annulliamo il mondo,
il lavoro, le amicizie, i dottori, tutto.
Cinque giorni in cui ricominciamo da quel giorno 
alla macchinetta del caffè a scuola.
Cinque giorni per cercare di essere felici,
anche solo come amici.
Per fare quello che vogliamo o come avremmo voluto farlo, 
senza obblighi.
Sarà la felicità che ci dobbiamo portare dietro 
qualunque cosa accada dopo.-"


Mi sono imbattuta casulamente in questo romanzo, sfogliando il catalogo Kindle di Amazon, desiderosa di trovare una nuova lettura, diversa dal solito romance. Così, scorrendo tra i vari ebook, mi cade l'occhio su questo libro digitale. Vuoi la copertina, vuoi il titolo, il prezzo decisamente allettante -meno di un euro- e ovviamente le recensioni altamente positive... ecco che "Il tempo che ci serve", scritto da questo autore -Manuel Sgarella- che onestamente non conoscevo, è arrivato sul mio lettore.
Questa volta mi sono lasciata maggiormente coinvolgere dal protagonista maschile, Giorgio o Joy come viene chiamato da Andrea. Un personaggio che inizialmente può apparire freddo e distaccato da tutto e tutti, che vive nel suo mondo, nel suo laboratorio dove porta avanti la passione di suo padre e prima ancora del nonno: riparare antichi orologi.Un uomo che evolve e svela piano piano ai lettori quanto il suo cuore abbia ancora da offrire. Andrea, invece, è un personaggio che a volte ho faticato a comprendere, molto più complesso rispetto alla semplicità di Giorgio, forse per il motivo che Andi -Andrea- deve percorrere ancora molta strada prima di capire cosa realmente, a quasi quarant'anni, vuole dalla vita, cosa vuole davvero per se stessa.
La storia di Giorgio e Andrea non è certamente la classica storia d'amore, ma è un vero viaggio esistenziale che ci porta insieme ai protagonisti, a riflettere su temi importanti quali la vita, l'amore, la morte e il coraggio di scegliere quello che ci rende felici.
L'alternarsi dei due protagonisti come voce narrante della storia e i vari flashback tra il presente e il passato, hanno reso la lettura più dinamica e interessante, con un finale che francamente non davo assolutamente per scontato.
Non mi resta quindi che dirvi: rinunciate all'euro di un caffè al bar e concedetevi una buona lettura, ne vale davvero la pena.


 

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