sabato 16 luglio 2011

Recensione "Lord John e una questione personale" di Diana Gabaldon




La storia

Londra 1757: il Maggiore Lord John Grey si sta intrattenendo al Beefsteak Club di cui è membro quando, appartatosi nelle latrine, scopre qualcosa che gli provoca un grande turbamento.




Fu una di quelle cose che per un attimo ci si augura di non aver visto veramente… perché la vita sarebbe tanto più semplice se non fosse successo. Di per sé non era poi così scioccante: Lord John Grey aveva visto di peggio, e avrebbe potuto vedere di peggio anche adesso, semplicemente lasciando il circolo per andare in strada”.




A preoccuparlo, infatti, non è tanto la piaga che ha scorto incidentalmente quanto il fatto che quella particolare piaga, molto probabilmente, sia sintomo di una malattia gravissima e che la persona affetta non sia esattamente un estraneo.


In condizioni normali, scoprire che un conoscente aveva contratto il mal francese suscitava ribrezzo e disgusto; nel migliore dei casi, una comprensione disinteressata… accanto al grato pensiero di non essere al posto del poveretto. Sfortunatamente l’onorevole Joseph Trevelyan non era soltanto un membro del club. No. Era anche il fidanzato di sua cugina”.


Lord John decide di approfondire la questione nella massima discrezione per salvare la bella Olivia da un matrimonio infelice preservando nel contempo l’onore della famiglia. La situazione si complica quando viene chiamato a svolgere un altro delicato compito per conto della Corona: far luce sul brutale assassinio dell’ufficiale Tim O’Connell, sospettato di essere una spia al soldo dei francesi.




«Sappiamo con certezza come è stato ucciso O’Connell? Qualcuno del reggimento ha visto il corpo?» chiese d’un tratto Grey, mentre Quarry scendeva pesantemente sul marciapiede. «No» ripose quest’ultimo senza voltasi, andando deciso verso la porta. «Lo farai tu domani, prima che seppelliscano quella canaglia.»


Il Maggiore Grey si vedrà così costretto a seguire due indagini in parallelo fino a che, in maniera del tutto inaspettata, finiranno per intrecciarsi. Muovendosi tra bordelli, molly houses per soli uomini e alte sfere della nobiltà si ritroverà coinvolto in una trama intricata intessuta di tradimenti, complotti politici e lussuria per ritrovarsi infine a seguire le tracce di una misteriosa donna dal vestito verde. Forse è proprio lei la chiave del mistero.




Il commento di Miriam

Le avventure di Lord John Grey ci consentono un’immersione nel passato alla scoperta degli aspetti più nascosti e piccanti dell’Inghilterra georgiana. Attraverso un’attenta ricostruzione storica l’autrice ci accompagna nei salotti aristocratici ma anche nei bassifondi londinesi, nei meandri delle case di piacere e lungo La via dei Travestiti, svelandoci il volto più segreto di una nobiltà che, dietro una facciata di perbenismo, cela tradimenti, intrighi, vizi e peccati di lussuria. L’intreccio è quello tipico di un giallo che stuzzica la curiosità del lettore e lo rende partecipe delle indagini, ma si arricchisce anche di riflessioni più profonde.

Centrale è il tema dell’omosessualità in un’epoca in cui esserlo era considerato un gravissimo crimine. Nel condurre la sua indagine, Lord John compie un atto di coraggio proprio perché rischia di far scoprire le sue inclinazioni personali, mettendo a repentaglio la carriera e la sua stessa incolumità. Con uno stile frizzante, ironico e spesso irriverente la Gabaldon imbastisce un mistery davvero originale, all’apparenza frivolo ma che, a una lettura più attenta, propone un’analisi critica della società settecentesca in grado di stupire anche per la sua modernità. Se per un attimo ci dimentichiamo parrucche e divise del reggimento di Sua maestà, ci accorgeremo infatti che i complotti e il malcostume di cui si parla, non sono poi così distanti dalla nostra realtà.


E per chi vuole vedere l'intervista alla Gabaldon in lingua originale sulla nuova serie "Lord John" ecco il video...



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