martedì 11 ottobre 2011

Made in Italy con Silvia Scibilia: "6 in stand-by"




Laura, trentaquattro anni, moglie e madre di Mirko. Massimo, trentasette anni, marito e padre, nonché giovane manager di successo, sposato con Laura.
Lei sensibile, spesso fragile e insicura. Lui estremamente concreto, ambizioso nel lavoro. Due caratteri opposti che li hanno inevitabilmente portati l'uno nelle braccia dell'altra. Due strade che si sono incrociate fino a fondersi completamente in una sola.



Ma l'amore si sa, non è tutto rose e fiori e anche le rose più belle hanno spine che possono pungere e far male...
Dove sono finiti tutti i progetti, i sogni dei due ragazzi che nel Luglio del 98' si sono giurati amore eterno davanti a Dio?

-Sono felice, libera di sognare la nostra vita insieme,
una felicità liberatoria e inebriante
che ha il sapore dell'estate calda,
dei suoi baci profondi,
delle sue braccia calde avvolte intorno alla mia vita.
"Massimo, promettimi che non cambierà,
che non mi vorrai diversa da come sono."
"Ma che dici? Perché io ti vorrei diversa?"
"Mi sento libera con te e il matrimonio invece rappresenta proprio l'opposto."
"Il matrimonio è come ognuno se lo costruisce.
Il nostro è noi due senza condizionamenti di nessun tipo,
te lo prometto."-


Queste parole ormai sembrano lontane anni luce. I sogni di Laura sono stati dimenticati in un cassetto, sepolti da una marea di problemi e delusioni.
E mentre i traguardi professionali di Massimo giungono al culmine, lei si sente affossare in una quotidianità che le toglie il respiro, lentamente, fino a soffocarla.


Com'è possibile dividere lo stesso letto e sentirsi così distanti?
E come può Massimo non essersi mai reso conto dell'infelicità della moglie?

Cosa fare?

Far finta di nulla e continuare a tacere una tale sofferenza,

oppure prendere di petto la situazione, affrontando ogni possibile conseguenza?



No, Laura non può più tenersi tutto dentro se vuole salvare il suo matrimonio, che sembra inevitabilmente giunto sull'orlo di un baratro. Deve guardare dentro se stessa e nel suo cuore... per questo decide di mettere il suo rapporto con Massimo in stand-by.


-"Mamma, ho chiesto un periodo di separazione a Massimo. (...)
Non eravamo felici e non sto rovinando nulla.
Ho bisogno di stare da sola e non c'è nessun altro uomo, che sia chiaro."
"E Mirko?"
"Non ci ho pensato di proposito, altrimenti non mi sarei mai decisa."
"Non ti riconosco più.
Sei sempre stata assennata,
con la testa sulle spalle.
L'unica che non ci ha mai creato problemi."
"Il problema è proprio quello.
Voi non mi conoscete per niente.
Ho sempre fatto quello che voi volevate e dopo di voi lo stesso con Massimo.
Non ne posso più"-


Riuscirà il sentimento a prevalere sulla ragione?
E l'amore, se ancora ce n'è, li aiuterà a ritrovarsi prima che sia troppo tardi?




Il mio commento

"6 in stand-by" ci parla di un amore, di una coppia e di due singole persone, Laura e Massimo. Un uomo e una donna che si amano e che decidono di condividere la vita. La loro storia è la storia di molti di noi. Silvia Scibilia però non si ferma alle apparenze del "e vissero tutti felici e contenti"., perché l'amore è come una medaglia che mostra e contemporaneamente nasconde entrambe le facce. Noi tutte siamo o siamo state mogli e madri, ma prima di essere questo eravamo Roberta, Sara, Giorgia, Lucia ecc... Ma dopo anni, ci vediamo ancora per quello che eravamo un tempo o la vita, le nostre scelte, giuste o sbagliate che siano state, ci hanno trasformato in qualcosa che guardandoci allo specchio non riconosciamo più?
E' la vita che abbiamo sempre sognato? E' così che ci immaginavamo di essere dopo sei, sette, otto anni di matrimonio? Queste sono le domande che si pone un Laura e a cui cerca di trovare una risposta. Sono le stesse domande che milioni di donne si pongono tutti i giorni mentre accompagnano i figli a scuola o preparano la cena aspettando il marito. Il problema però è un altro: abbiamo il coraggio di risponderci? E se sì, siamo altrettanto forti da ammettere che le risposte date non sono quelle che vorremmo sentire?
Laura ha il coraggio di farlo e di dire ad alta voce "questa non è la vita che voglio. Questa riflessa allo specchio non sono più io."
Egoismo? No, forse solo rispetto per se stessi. L'amore è condivisione, due singole anime che camminano insieme, stringendosi la mano, ma ognuna con la propria singola ombra.
Silvia Scibilia con parole semplici, ma che arrivano direttamente al cuore, ci porta prepotentemente nella vita più intima dei due protagonisti, mettendoli completamente a nudo, mostrandoci il loro lato oscuro. Un percorso emozionale forte che cattura l'attenzione del lettore, portandolo a gioire e a soffrire con Laura e Massimo, in questa loro dolorosa, ma bellissima storia d'amore. Un romanzo che vi farà innamorare...



L'intervista

Eccoci insieme per un nuovo appuntamento con la nostra ormai consueta e italianissima rubrica “Made in Italy”.

Oggi ho il piacere di ospitare qui al Gloria's Literary Cafè, Silvia Scibilia e il suo ultimo romanzo “6 in Stand-by”, pubblicato dalla casa editrice Butterfly Edizioni.

Ciao Silvia, benvenuta.. Essendo il mio un caffè letterario di tutto rispetto, mi piace parlare di libri avendo sempre davanti qualcosa di buono da bere. Ho da poco scoperto il caffè al ginseng e te lo consiglio caldamente; posso offrirtene una tazza fumante?

-Con molto piacere, grazie. Anche in una scena di "6 in stand-by", Laura offre un caffè al ginseng al marito che vuole leggervi chissà quali significati occulti sulla sua virilità.

Ricordo questa scena, davvero molto carina! Veniamo a noi. La prima domanda è un po' scontata, ma penso che sia una curiosità comune di tutti i lettori, sapere come sia nata questa tua grande passione per la scrittura e come tu sia arrivata alla pubblicazione del tuo primo romanzo “Ghiacciolo con Nutella”.

-Una curiosità più che legittima, direi. Io ho cominciato a scrivere da adolescente, poi ho accantonato la scrittura verso i vent’anni per riprenderla dopo una quindicina d’anni. Da che cosa nasce questa passione non saprei dirti, forse è genetica in quanto mio padre è uno scultore e avverto il bisogno di comunicare attraverso una forma artistica, forse è legata alla mia enorme passione per la lettura. Ho avuto sempre molta fantasia ed è naturale inventarmi delle storie, anche se riconosco che ciò non basta per creare un’opera. Ghiacciolo con Nutella pur non essendo il mio primo romanzo è stato il primo che ho fatto leggere e sono stati i lettori che mi hanno spinto verso la pubblicazione.

Parliamo del tuo romanzo “6 in Stand-by”: quanto c'è di personale in questo libro? E' in qualche modo un tuo viaggio interiore quello che ci proponi in queste pagine così ricche di emozioni, spesso contrastanti?

-C’è tutto e niente, poiché pur avendo attraversato una crisi personale come quella di Laura, lei è molto diversa da me, soprattutto per quello che riguarda l’autostima e l’approccio con l’altro sesso. Credo che a livello superficiale sia difficile trovare una donna che possa immedesimarsi in Laura, tuttavia credo che ci sia molto di Laura in tutte le donne, quando si rinuncia a qualcosa di sé per gli altri, quando tendiamo a piacere a tutti i costi, o mentiamo per non essere giudicati. C’è Laura quando ci si ritrova inadeguate con un neonato tra le braccia o quando i dubbi sembrano sommergerci.

Personalmente ho adorato il personaggio così “complicato” di Laura e spesso mi sono ritrovata nelle sue contraddizioni e nelle sue fragilità. Vuoi parlarci un po' di Laura e Massimo? Come si sono sviluppati i due protagonisti, passando dalla tua fantasia alla carta?

-Mi fa molto piacere che tu abbia apprezzato Laura. Molti lettori pur avendo amato il romanzo non hanno colto la complessità del personaggio, che io ritengo invece molto determinata e coraggiosa nel desiderio di dare una direzione alla propria vita. Laura nasce in contraddizione di Marianna, la protagonista di Ghiacciolo con Nutella e Odio amare. Marianna è la razionalità tanto quanto Laura rappresenta la sensibilità e l’empatia, Marianna soffre perché l’amore la porta a rinunciare all’indipendenza, Laura pensa di poterne fare a meno finché scopre che così facendo vive per gli altri. Massimo è invece complementare a Laura, ambizioso, sicuro di sé, incapace di mostrare le emozioni. I miei personaggi di solito vengono abbozzati, sebbene già dentro di me sappia tutto di loro. Man mano si compie l’opera di analisi del personaggio, che vive di vita propria scena dopo scena. Non sono un’autrice molto disciplinata, lo riconosco, scrivo quando posso, però faccio in modo che durante la stesura di un’opera siano sempre nei miei pensieri e così facendo non sono ancora andata in crisi davanti a una pagina bianca.

Mi piace molto l'idea di un finale “aperto”, che lascia grande spazio all'immaginazione del lettore, il quale, arrivato all'ultima pagina del libro, non può fare a meno di domandarsi come andrà a finire. Ci sarà davvero un “vissero felici e contenti” oppure come spesso accade, l'amore non basta a rendere una storia eterna?

-"6 in stand-by" è un romanzo che affonda le radici più nel realismo italiano che nel romance, un finale standard oltre a non essere nelle mie corde e improponibile in 6 in stand-by per il fatto che Laura ha compiuto il percorso di maturazione che è il tema del libro, e ciò per me è il lieto fine. Che cosa può accadere tra i due è scritto solo nel loro futuro, l’importante è che si siano resi conto di che cosa avevano sbagliato e che abbiano cercato di rimediare.

Silvia hai per le mani qualche nuovo progetto? Ti va di parlarcene?

-Ho terminato tempo fa un romance storico ambientato in Sicilia nel Medioevo normanno, per una volta un romanzo con un personaggio femminile che si fa amare da tutti e con un finale che non lasci l’amaro in bocca come gli altri romanzi. Ho inoltre pubblicato una ministoria ad alto tasso erotico per la Lite Editions dal titolo Sogno proibito, ambientato a Montecarlo alla fine degli anni ’60. Proprio in questi giorni mi frulla un’idea per la testa che potrebbe avere seguito, non posso tuttavia anticipare nulla se non che saranno presenti i tratti distintivi della mia scrittura, realismo, onestà, ironia e passione.

Grazie di cuore per aver essere stata con noi. E' bello poter conoscere più da vicino il personaggio che si cela dietro le pagine dei libri che leggiamo e che ci fanno battere il cuore. Spero tornerai presto a trovarci, magari per presentare agli amici del blog un tuo nuovo lavoro.

-Grazie a te per avermi ospitato, sarà un piacere presentare qualcosa di diverso ai lettori del tuo blog.

2 commenti:

  1. Grazie Gloria, una bellissima recensione!

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  2. No, grazie a te della disponibilità, per me è stato un vero piacere :)

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