mercoledì 25 febbraio 2015

Recensione: 'Una piccola bugia' di K.A.Tucker




L'atteso secondo capitolo della serie Ten Tiny Breaths


"Fa che io sia orgoglioso di te". Sono le ultime parole che il padre di Livie pronuncia di fronte alla figlia. Nei sette anni trascorsi dalla tragica morte dei genitori, Livie ha fatto del suo meglio per mantenere fede a quella promessa e si è occupata della sorella con grande responsabilità. Ma con l'ingresso al college arrivano altre sfide inattese che mettono alla prova la sua solidità e il suo cuore. Livie entra a Princeton con un piano preciso: prepararsi per la scuola di medicina e incontrare un bravo ragazzo. 

"-Sei troppo perfetta, Livie.
Tutto ciò che fai, tutto ciò che dici.
Non riesce a fare niente di sbagliato.
Se qualcuno ti schiaffeggiasse, gli chiederesti scusa. (...)
E' come se non fossi capace di arrabbiarti.
Potresti essere la figlia illegittima di Madre Teresa di Calcutta e Gandhi. Sei...-
Kacey si interrompe come per cercare il termine giusto.
Opta per: -Troppo fottutamente perfetta!- (...)
-Uno di questi giorni, penso che crollerai e ti trasformerai in Amelia Dyer.-
-Chi?-. (...)
Agita una mano con noncuranza.
-Oh, quella donna di Londra che ha ucciso centinaia di neonati...-"

Kacey e Livie sono due ragazze, due sorelle totalmente diverse tra loro: Kacey è estroversa, impulsiva, dice quello che pensa -senza preoccuparsi delle conseguenze- e fa quello che vuole; Livie è calma, riflessiva e timida. Solo una cosa unisce queste due giovani donne, oltre all'affetto reciproco: il tremendo dolore per la perdita dei genitori. Ma mentre Kacey ha esternato il proprio disagio e senso di colpa per l'incidente che li ha visti coinvolti e in cui lei si è miracolosamente salvata, Livie si è tenuta tutto dentro, e la cosa comincia a preoccupare seriamente Kacey. 
Livie è una ragazza adorabile, ama i bambini, fa volontariato ed è sempre pronta ad aiutare il prossimo, eppure la sua timidezza la manda in panico e non riesce a instaurare un legame con nessuno che non sia la sua 'famiglia' -Kacey,  Trent il ragazzo di Kacey, la loro più cara amica Nora e l'adorabile figlioletta Mia-. Per questo, alla partenza di Livie per il college, Kacey convince la sorella minore a parlare con il dottor Stayner, il suo psicoterapeuta, in modo che l'aiuti ad affrontare questo grande e importante cambiamento. 

"-Oh, andiamo, Livie! Smettila di essere furiosa con me.-
La voce di Kacey sta assumendo una cadenza lagnosa,
segno che si sente realmente in colpa. (...)
-Non sono furiosa.
E' solo che non capisco perchè sei in missione per farmi ubriacare.- (...)
-La mia missione è assicurarmi che tu ti diverta e conosca nuova gente. 
E' la settimana della matricola del tuo primo anno di college. (...)
Niente nella tua vita è stato normale in questi ultimi sette anni.
Stasera vivrai come una normale, irresponsabile diciottenne.-"


Livie si sente controllata sia da Kacey, che dal dottor Stayner che vogliono a tutti i costi farla uscire dal suo 'guscio'. La cosa potrebbe anche essere divertente, almeno fino alla mattina dopo la festa a base di birra e gelatine alcoliche, in cui Livie si sveglia con un tremendo mal di testa e un bellissimo ragazzo nudo nella stanza...


"Dove sono? Come ci sono arrivata? Cosa diavolo è successo? (...)
Siamo nella mia stanza al dormitorio. (...)
Ma non ricordo di esserci tornata.
Cosa ricordo? (...)
Spingo via le lenzuola dal mio corpo con calci lenti e scoordinati.
E aggrotto la fronte quando vedo la mia pelle nuda. (...)
Ho bisogno di acqua. (...)
Un istante dopo,
quando i miei piedi atterrano sul soffice scendiletto di Reagan,
ho il secondo choc della mattina.
Un sedere. Un sedere maschile. (...)
C'è un ragazzo molto grosso e molto nudo spaparanzato sul letto di Reagan. (...)
Il mio cuore smette di battere
quando vedo la testa del gigante girarsi verso di me.
Schiude gli occhi. Oh. Mio. Dio.
E' Ashton.
I ricordi iniziano ad assalirmi in violente ondate. (...)
Musica e luci stroboscopiche a Ashton che ci prova con me sulla pista da ballo.
Io che gli urlo addosso e prendo a schiaffi quel suo sorrisetto arrogante. (...)
Ricordo la fresca aria della notte che mi solleticava la pelle
 e un muro di mattoni che mi sosteneva la schiena
mentre io e Ashton... (...)
-Qualcosa non va, irlandese?-
Giro la testa di scatto. -Come mi hai chiamata?- (...)
-Non ricordi molto della notte scorsa, vero? (...)
Non temere.
Ieri notte abbiamo convenuto che non sono un tipo da sposare-, dice.
-Beh, per lo meno era ancora semi lucida, allora.- (...)
Chissà se si ricorda di avermi baciata.
Chissà se rimpiange di averlo fatto."


Kacey è piuttosto divertita per la situazione creatasi e prende in giro la sorella, ma Livie è realmente sconvolta. Non riesce a riconoscersi in tutto ciò che è successo alla festa. Ubriacarsi, baciare un perfetto sconosciuto e trovarsi, non si sa come, un tatuaggio sulla schiena. Possibile che l'alcool abbia sciolto le briglie della sua personalità, liberando la vera Livie? Questo darebbe ragione al dottor Stayner che la vede imprigionata in una vita che non è veramente quella che lei vorrebbe vivere... 
Il primo libro della serie 'Dieci piccoli respiri' mi ha entusiasmato e pensavo -come spesso succede nelle serie- che il secondo fosse bello, ma meno coinvolgente, invece mi sono dovuta ricredere.
'Una piccola bugia' abbandona -almeno in parte- il personaggio di Kacey e ci catapulta nel mondo di Livie. Un mondo che credevo essere più malinconico, decisamente più pacato e noioso, ma il suo giovane personaggio mi ha sorpreso: una specie di dottor Jekyll e mister Hyde piuttosto divertente, timida e controllata di giorno, impulsiva e senza freni dopo qualche shot di troppo la notte... Qual è la vera natura di Livie? Sarà difficile per lei capire cosa vuole davvero, soprattutto dopo l'incontro 'alcolico' con Ashton che riesce a minare pericolosamente il suo autocontrollo, mandando all'aria il suo mondo perfetto. Questo romanzo ha creato dipendenza sin dal primo capitolo. Saprà farvi ridere, ma anche piangere -ovviamente non manca la nota drammatica che lo rende ancor più coinvolgente- e vi emozionerà...


Non vedo l'ora di leggere il terzo libro della serie 'Quattro secondi per perderti' che uscirà il 7 Maggio 2015 in versione digitale e che stavolta ci trascinerà nel mondo ombroso di Cain -amico ed ex capo di Nora e Kacey- e del suo strip club. Aspettando con ansia questa nuova pubblicazione, auguro a tutti una buona lettura!

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