1863: La nave a vapore di Sua maestà Anglo-Saxon, avvolta da una nebbia densa, sta battendo il promontorio di Cape Race -Terranova- quando si schianta contro una scogliera. A bordo il conte Vladislao Draculia.
e zigomi alti tipicamente slavi.
Aveva un naso aquilino con le narici che si aprivano leggermente sulle labbra carnose.
Gli occhi avevano un’inquietante sfumatura verde giada…
un tempo principe di Valacchia, oggi uomo in fuga dalla giustizia inglese,
ricercato per un crimine che non aveva commesso:
il brutale omicidio del celebre filosofo e naturalista Abraham Van Helsing”

Due misteri all’apparenza scollegati e distanti nei secoli, pian piano, finiscono per intrecciarsi rivelando una verità agghiacciante quanto fuori dall’ordinario.
“C’è un luogo nel mondo degli uomini in cui la logica scompare e inizia la follia”.
Si delineano così due trame oscure in cui passato e presente si incontrano riattualizzando la leggenda dell’indimenticabile Conte Dracula.
Il commento di Miriam

Il Vampiro di New York è proprio lo stesso conte della Transilvania noto a tutti con il nome di “Dracula”. Un essere ammaliante e perverso, crudele e assetato di sangue. Un personaggio che sicuramente ha tutte le carte in regola per far breccia nel cuore dei nostalgici e soddisfare le aspettative di quanti non hanno apprezzato certe rielaborazioni sdolcinate dell’ultima moda.
La trama complessa e ben strutturata riesce a stuzzicare la curiosità del lettore sin dal prologo e a ravvivarla in un crescendo che lo accompagna fino all’epilogo. L'autrice ci propone un’alternanza tra due piani temporali diversi, così, di volta in volta, ci ritroviamo immersi in atmosfere tipicamente ottocentesche per poi essere catapultati nel caos della New York odierna. Due affreschi che ci forniscono diverse versioni di una città dall’innegabile fascino, un impianto scenografico vivo, sul cui sfondo si muovono personaggi variegati e accattivanti.
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